Ripercorriamo, come lecito nella rubrica consueta “Qui fu Napoli“, una delle gare del passato azzurro considerando un precedente relativo alla formazione che il Napoli affronterà nella prossima partita di campionato. Il Torino, avversario che il Napoli sfiderà domenica sera, è una delle squadre più combattive che gli azzurri abbiano mai trovato sulla propria strada, e talvolta ne sono nate vere e proprie battaglie che hanno reso agli spettatori spettacoli di pregevole fattura, divertimento e gol, tutto ciò che è necessario ai fini di un meravigliosa partita di calcio. A memoria d’uomo non poche sono state le volte in cui granata e partenopei hanno segnato gol a grappoli, arricchendo i tabellini di marcatori, nonché di altrettanti cartellini gialli, tanta era la foga e l’agonismo che, giocoforza, veniva fuori da quelle sfide.
Abbiamo scelto una gara agevole e senza patemi per gli azzurri, quella datata 1 febbraio 1970, quando al San Paolo il Napoli si impose con un perentorio 4-0 sul Torino, smarrito e probabilmente distratto dal derby con la Juve che si giocherà la settimana successiva, tant’è che in campo non c’è mai stata storia. Al 12′ Altafini imbeccato dal giovane e rampante Improta, ferma il pallone di petto e di destro ha il tempo di trovare l’angolo alle spalle dell’incolpevole Sattolo. Al minuto 36 perla di rara bellezza in area granata: pallone a campanile destinato a finire la propria sorte sulle estremità del terreno di gioco, controllato abilmente di testa da Juliano che confeziona un assist al centro dell’area di rigore, dove lo stagionato Manservisi, in campo al fianco di Altafini nell’attacco azzurro, s’inventa una rovesciata di alta scuola che batte ancora una volta l’estremo granata, 2-0 e mani sul match.
Nella ripresa ci si aspetta che il Torino tiri fuori il vecchio cuore granata come è consuetudine, ma invece che graffiare il Napoli la squadra di Cadè rincula pericolosamente fino alla resa, dettata dal gol di Bianchi al 49′, complice un goffo intervento del portiere sul tiro a volo del buon Ottavio che tanto lustro darà un ventennio più tardi quando siederà sulla panchina azzurra, 3-0 non voluto ma cercato, ed allora via agli esperimenti e alle sostituzioni degli elementi con qualche anno in più sulle spalle. Il motivo dell’appena citata iniziativa di sostituire gli “anziani” del gruppo è l’entrata in campo del giovane Bosdaves, attaccante friulano scuola Udinese, che metterà a segno all’82 il gol del 4-0, sua prima ed unica marcatura di quel campionato, grazie all’ennesimo infortunio di una difesa granata oramai su di un altro pianeta, cross al centro senza grosse pretese, liscio del centrale granata e palla sui piedi di Bosdaves che, con tranquillità, scegli l’angolo e indirizza la palla sul palo più lontano a chiudere la goleada azzurra ai danni di un Torino che ha mostrato evidenti pecche tattiche, nonostante ci si trovi ad inizio febbraio e l’amalgama del gruppo avrebbe dovuto forgiare le posizioni quasi come fossero un meccanismo istintivo.
E pensare che in quella squadra c’erano fior fiori di allenatori dei giorni nostri, da Bolchi ad Agroppi, da Mondonico a Sala, tutti futuri tecnici di successo che quel giorno si presero una vacanza, in favore di una squadra, quella partenopea che chiuderà il campionato con un dignitoso sesto posto, tenendo alle spalle proprio i granata, di un punto sotto il Napoli, che quell’anno saluterà il debutto alla presidenza di un giovane ingegnere appassionato degli azzurri, tale Corrado Ferlaino, che sarà allo stesso tempo gioia e dolori di un popolo innamorato di questi colori e della propria squadra. Festa per gli ottantacinquemila del San Paolo, chissà se la gara di domani sera sarà in grado di restituire alla platea uno spettacolo degno di quella partita, forse è proprio di una vittoria roboante e concreta, senza ombre e con qualche certezza in più, che il Napoli di Benitez avrebbe bisogno in questi frangenti. Parola alla storia…
Ecco le immagini della gara del 1 febbraio 1970 terminata per 4-0 in favore degli azzurri:
http://youtu.be/VGTGWv5Trwc
I commenti sono chiusi.