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Napoli – Torino 2-1 – IL MIGLIORE: Lorenzo Insigne

Napoli-Torino per Lorenzo Insigne è stata un trhiller con i fiocchi, di quelli pieni di sgomento, ansie, sofferenze ma che nel finale regalano colpi di scena entusiasmanti, il 24 azzurro è il migliore in campo di questo posticipo serale della sesta giornata di Serie A. Gli azzurri finalmente riescono a regalare una gioia al pubblico di Fuorigrotta al termine di una partita incredibile, di quelle che fanno bene al calcio.

Un groppo in gola – Un incubo racchiuso in 45′ il primo tempo di Insigne, una sfida che sembrava stregata, la sorte che sembrava accanirsi  sul folletto di Frattamaggiore. Il giocatore c’è, l’approccio è quello giusto, il passo è dei migliori, riesce a garantire la solita impeccabile fase difensiva ma appare più frizzante in avanti. Propositivo, accompagna costantemente l’azione azzurra e riesce a trovarsi più volte nel vivo della fase offensiva. Ma negli ultimi 15 metri la maledizione, clamoroso il palo su imbeccata di Higuain in un’azione da flipper che vede il Pipita sprecare ben due volte. Molto bravo Gillet su un paio di conclusioni. Malinconico, aveva negli occhi l’ennesima partita da dimenticare. Ma la storia di Napoli-Torino aveva altro da raccontare.

Lacrime d’amore – Nella seconda frazione di gara il Napoli cresce, intenzionato a raddrizzare una partita che non poteva avere esito diverso. Cresce e con lui Insigne, che si esalta e decide di regalarsi una notte da protagonista, da idolo della piazza. Un gran goal di testa su un morbido pallone mancino di Zuniga con il quale scacciare tutti i fantasmi che portava dentro, scoppiando in un pianto liberatorio che ampiamente dimostra quanto questo ragazzo vada coccolato, ma anche criticato, sempre con equilibrio, garantendogli una maturazione tranquilla. Da lì un crescendo, finalmente sbloccato mentalmente un vero e proprio show di assist da intenditori, stupendo quello a servire un Higuain poco cattivo sotto porta, decisivo quello per il goal del 2-1 di Jose Callejon. Un goal e un assist a certificare una prestazione da trascinatore, quello che questo ragazzo attingendo a tutte le sue grandi risorse può realmente diventare per questo gruppo, ma la fiducia dell’ambiente giocherà un ruolo fondamentale.

Edoardo Brancaccio

 

Articolo modificato 5 Ott 2014 - 23:43

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Scritto da
redazione