Mentre David Lopez trova la fiducia di Benitez, Gargano si scopre leader a sorpresa di questo Napoli, e Jorginho e Inler scalpitano per risalire le gerarchie, c’è un giocatore che non sembra rientrare nei piani di Benitez, soffre in panchina e fa fatica a trovare spazio: è Josip Radosevic.
Il ventenne croato arrivò all’ombra del Vesuvio nel gennaio del 2013, acquistato dall’Hajduk Spalato per circa 2 milioni di euro. Il suo procuratore lo paragonò a Gattuso, ma le belle parole non convinsero Mazzarri a tenerlo in prima squadra: il croato si accontentò di sei mesi trascorsi con la Primavera, conditi dalla partecipazione al Torneo di Viareggio e da un gol su calcio di punizione.
Poi, in estate, il cambiamento. Mazzarri lascia la panchina del Napoli per fare largo al nuovo corso di Rafa Benitez. L’ex tecnico di Liverpool e Chelsea ha la fama di aver scoperto e lanciato diversi giovani. E infatti lo porta con sé a Dimaro. Josip si ritrova così catapultato in prima squadra, e durante la stagione raccoglie anche nove presenze, qualcuna persino dal primo minuto, come ad esempio un Napoli-Atalanta di Coppa Italia.
Ma l’estate successiva qualcosa cambia. Di nuovo. Josip resta in bilico tra una cessione in prestito e una conferma. Si fanno avanti Cesena e Bari, ma l’accordo non si trova; pare infatti che Benitez sia deciso a puntare sul croato come quarto centrocampista e dunque a concedergli altri scampoli di partite durante l’arco della stagione. Il rientro in rosa di Walter Gargano, però, stravolge le carte in tavole: Benitez scopre nel cognato di Hamsik un elemento fondamentale per il suo scacchiere. Gargano, da esubero qual era, si guadagna prima la conferma, poi il posto da titolare e infine trasforma in applausi i fischi dei tifosi, che non gli hanno mai perdonato il passaggio all’Inter.
Per Radosevic inizia un momento difficile: dopo sei giornate di campionato e due di Europa League, il giovane centrocampista croato non ha trovato neanche un minuto di spazio. L’unica soluzione sembra quella di andare via in prestito, ma al momento gennaio è molto lontano. Per Radosevic si prospettano mesi difficili, in cui dovrà faticosamente risalire le gerarchie del centrocampo di Benitez o accontentarsi di qualche sporadica convocazione. Sempre che non riesca a convincere Rafa a puntare su di lui. Lui che era stato paragonato a Gattuso.
Vittorio Perrone
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Articolo modificato 6 Ott 2014 - 18:46