Antonio Insigne: “Roberto e Lorenzo sono l’orgoglio della nostra famiglia, vi racconto la nostra storia”

Antonio Insigne, fratello maggiore del bomber della Reggina Roberto e di Lorenzo, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino dopo una domenica davvero speciale per la loro famiglia: gol per l’azzurro e tripletta per l’amaranto, che si consacra capocannoniere del torneo con già sei reti all’attivo. Mancava solo lui, che gioca con la squadra casertana del Vitulazio. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli. “Mancava solo il mio gol domenica ma meglio così. C’è una strana coincidenza: quando segnano Roberto e Lorenzo io non vado in gol e viceversa. Quindi preferisco mille volte che lo facciano loro”.

DOMENICA DA SOGNO. “È stata la domenica perfetta: prima la tripletta di Roberto con la Reggina, poi il gol di Lorenzo al San Paolo. I fischi e gli applausi fanno parte del gioco. Lorenzo ha reagito alla grande e sono felice che abbia potuto festeggiare il gol con i tifosi azzurri. Roberto sta lavorando per realizzare questo sogno di giocare con Lorenzo e sicuramente può farcela. Hanno le caratteristiche giuste per far parte dello stesso attacco. Spero che tanti ragazzi possano coronare un giorno il loro stesso sogno di giocare con la squadra della propria città. I miei fratelli ce l’hanno fatta e sono felice per loro».

LA SUA STORIA. “La mia storia è un po’ diversa dalla loro. Dovevo passare dall’Olimpia, la mia scuola calcio, al Torino: fui scartato per motivi fisici perché venni giudicato troppo piccolo di costituzione. Tornai a casa e per la delusione non giocai più per un paio di anni. Poi ho ripreso in campionati dilettantistici e ancora adesso mi diverto. Da piccolo giocavo a calcio per strada con i miei fratelli, in via Rossini,
dove abitavamo a Frattamaggiore. Ci divertivamo per ore. Ora è più difficile, anche se fino a qualche anno fa giocavamo tutti e tre
una partita di calcetto il giorno della vigilia di Natale”.

LA FAMIGLIA. “Domenica Roberto è rimasto a Reggio Calabria perché sabato deve giocare, l’ho sentito al telefono. Con Lorenzo mi sono visto a casa dopo la partita, abitiamo porta a porta a Frattaminore. Dopo la partita stiamo sempre insieme ma non parliamo
maidi calcio. La nostra famiglia è sempre molto unita. Lorenzo è rimasto quello di sempre. Mamma e papà vanno a seguirlo allo stadio e poi ci ritroviamo tutti a casa. Da piccolino pensava sempre al pallone, già quando andava all’asilo, si divertiva a calciare qualsiasi cosa. Roberto amava andare in bicicletta, sognava di fare il ciclista. Lo accompagnammo noi a scuola calcio e già nelle prime partitine faceva la differenza. Lorenzo è destinato a stare a vita nel Napoli. Ha fatto tanto sacrifici per coronare il suo sogno e lo
vedo solo con la maglia del Napoli. Lo scudetto sarebbe il massimo, questo è il sogno di tutti: siamo familiari di Lorenzo e tifosi del Napoli”.

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