La famiglia Esposito non ci sta: “E’ ora che De Santis si assuma le sue colpe”

Ha la voce ferma, Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito nel pre-partita della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli e morto cinquanta giorni dopo al Policlinico Gemelli per le complicazioni cliniche. Il tono tradisce emozione soltanto quando ricorda gli ultimi giorni di vita del figlio ricoverato nel reparto di rianimazione capitolino, dove tra le sofferenze le ha raccontato più volte come sono andati i fatti di quel drammatico 3 maggio.

Daniele Santis ammette di aver sparato a Ciro, ma dice di averlo fatto esclusivamente per paura, perché è stato coinvolto in una rissa e ha temuto per la sua incolumità, cosa ne pensa?
«De Santis può dire ciò che vuole, ma ci sono i testimoni oculari che hanno visto quello che ha fatto il 3 maggio scorso a Tor di Quinto. Non può sfuggire alla realtà dei fatti. E certamente non si ammazza una persona per paura».

Crede alla storia della mischia in cui, tra sassaiole e tafferugli, è partito il colpo di pistola per legittima difesa?
«La verità è un’altra, lo sanno tutti, perché Daniele De Santis stava provocando i tifosi napoletani lanciando fumogeni contro gli autobus che li stavano trasportando allo stadio Olimpico».

Quindi non può aver sparato poiché impaurito dai momenti di tensione?
«Certo che no. E ora non può mica dire che ha sparato a Ciro perché voleva farlo».

FONTE Il Mattino

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