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Koulibaly si riscatta e prende le redini di una difesa alla ricerca dell’equilibrio perfetto

In una difesa che desta ancora parecchie perplessità, spesso poco lucida e che sembra poter andare in difficoltà su ogni giocata aversaria, Kalidou Koulibaly costituisce un’eccezione positiva. Il difensore centrale francese sta dimostrando un grande carattere e una forte determinazione anche nei momenti più complicati della partita, in particolar modo nel match di domenica scorsa contro il Torino dove è tornato il giocatore preciso ed in forma visto in tutto il pre campionato. Il suo punto forte sono certamente le doti fisiche che gli permettono di svettare in aria e spazzare via palloni pericolosi. Caratteristiche, queste, che lo rendono anche molto duttile: infatti Kalidou, può rivestire anche il ruolo di terzino destro nella difesa a quattro. Confermatissimo al centro della difesa, quali possono essere i suoi partner difensivi?

L’esperienza. Nel peggior momento di Albiol, è necessario che almeno Koulibaly infatti sia in forma. Il difensore spagnolo appare impreciso, impacciato, poco concentrato e poco sicuro, sbaglia spesso giocate elementari, tanto da essere considerato spesso addirittura il peggiore il campo. Decisamente un fantasma rispetto alla scorsa stagione dove ha dato sicuramente il massimo. L’ex campione del mondo deve ritrovare se stesso e le abilità, come nel  il gioco aereo o nella marcatura a zona, che l’ anno scorso lo hanno reso impeccabile in un passato azzurro ancora recente. La pausa per gli impegni della Nazionale potrebbe esser favorevole, ridandogli fiducia e serenità.

La calma. Ma c’è anche Britos. Il calciatore uruguaiano, difensore centrale spesso impiegato da Benitez all’occorrenza anche come terzino con risultati alterni, unisce ad un buon senso tattico una grande esperienza ed un temperamento tranquillo. Non disdegna lo sganciamento in area avversaria ma gli manca senza dubbio la continuità e la precisione.

L’estro. Infine, Henrique: Il jolly brasiliano trova ancora poco spazio nell’undici titolare partenopeo e questo gli rende più complicato entrare nei ritmi e nella mentalità delle incessanti partite. Forte di testa e fisicamente ma un po’ lento, è molto duttile e prezioso anche offensivamente con scorribande importanti che terminano in conclusioni velenose. La sua duttilità e le sue doti tecniche gli permettono di essere impiegato anche in mediana, soddisfacendo all’occorrenza le richieste di Benitez.

Articolo modificato 8 Ott 2014 - 00:15

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Scritto da
redazione