Sembra esserci sempre il Napoli nel destino di Walter Mazzarri. Il tecnico nerazzurro dopo un inizio promettente sembra ricaduto in quel tunnel buio che ha contraddistinto negativamente la scorsa stagione e, puntuali, iniziano a circolare le prime voci che lo vorrebbero prossimo all’esonero. “Sara decisiva la partita col Napoli”, sembra questa la frase che sintetizza al meglio la telefonata tra l’attuale presidente Thohir e Massimo Moratti. Una fiducia a tempo, una fiducia che potrebbe scadere, guarda caso, proprio contro la squadra che più di tutte lo ha definitivamente consacrato come allenatore.
Tutt’altra squadra quel Napoli da lui allenato, giocatori completamente impregnati dal suo credo tattico. Grinta, anima, velocità, erano queste le prerogative che mai venivano a mancare. Una squadra eternamente devota al suo condottiero, una simbiosi che mai si è venuta a creare a Milano, dove, al contrario, sembrerebbe ci sia una vera scissione in atto con tutto l’ambiente Inter.
Fiducia si, ma a tempo. Il tecnico toscano dovrà in poco tempo convincere non solo il presidente Thohir, che rappresenta la società, forse la parte più vicina all’allenatore, ma soprattutto i tifosi, che mai hanno visto di buon occhio il suo operato, accusandolo di essere troppo difensivista e incapace di dare un’identità tattica alla squadra. Il tempo è quasi scaduto, una settimana al giorno della verità.