Il decreto Stadi diventerà legge. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Governo ha infatti ottenuto la fiducia anche in Senato con 164 sì e 109 no, sicché il provvedimento entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, visto che era già stato approvato dalla Camera.
IL DECRETO – Il provvedimento riguarda “disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive”. La Lega di A si era detta contraria e aveva sollevato una polemica con il premier Renzi: il punto della discordia riguardava soprattutto l’introduzione di un contributo da parte dei club (con una tassa dall1% al 3% sulla vendita dei biglietti) per la messa in sicurezza degli stadi e il pagamento degli straordinari agli agenti di polizia. Tra le novità c’è l’ammodernamento dei mezzi a disposizione delle forze dell’ordine: è stata disposta, infatti, la sperimentazione della pistola elettrica, detta anche Taser, “per lo svolgimento dei compiti di pubblica sicurezza e polizia”. La sperimentazione “dovrà però avvenire con le necessarie cautele per la salute e secondo principi di precauzione”.
TUTTE LE NOVITÀ — Oltre a quelle già citate, ecco le altre novità del decreto: “Daspo di gruppo per i tifosi più violenti”, alla quale lo stadio sarà interdetto più a lungo. Il divieto di accesso varrà infatti per almeno 3 anni nei confronti dei responsabili di violenze di gruppo (ove sia accertata una partecipazione attiva del singolo) e da 5 a 8 anni (con obbligo di presentarsi in commissariato) nel caso di recidivi. Alla pari dei mafiosi e terroristi, i daspati recidivi e gli ultrà pericolosi potranno essere sottoposti dal tribunale alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, integrata se necessario da altre misure di prevenzione quali il divieto o l’obbligo di soggiorno. Altra novità consiste nel: “Blocco di trasferte e arresto differito”. Ovvero divieto di trasferta per uno o due campionati nel caso di gravi episodi di violenza. Il ministro del’Interno, per una durata fino a due anni, può infatti chiudere il settore ospiti e vietare la vendita di biglietti ai tifosi che risiedono nella provincia della squadra avversaria. L’arresto in flagranza differita, inoltre, è consentito anche contro chi intona cori o innalza striscioni che incitano alla discriminazione razziale o etnica. Altro punto del decreto è: la “Frode sportiva”. Aumentano sensibilmente le pene per la frode in competizioni sportive. Chi compra o vende una partita potrà rischiare in futuro fino a 9 anni di carcere. L’inasprimento consente l’uso di intercettazioni e legittima l’arresto facoltativo in flagranza e le misure cautelari in carcere.
REAZIONI — Il primo commento, parzialmente negativo, è arrivato da Maurizio Beretta, presidente della Lega di A: “Confermo l’apprezzamento per i contenuti del provvedimento sicurezza, anche perché sostanzialmente concordati tra le istituzioni e le componenti dello sport, ma quella imposta per coprire i costi è iniqua“. Il riferimento è al contributo dei club per pagare gli straordinari delle forze di polizia.