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Aspettando Inter-Napoli, stagione 2011/12, gli azzurri calano il tris d’assi a Milano

Ultimo appuntamento di questa settimana direttamente dal libro dei ricordi di Inter-Napoli, questa volta il salto temporale è più breve, ma appartiene sicuramente ad uno dei risultati più rotondi che il Napoli abbia mai ottenuto a Milano, sponda nerazzurra. L’annata 2011/12 è sicuramente quella in cui la consapevolezza delle proprie capacità venne definitivamente fuori ed il gruppo azzurro cominciò pian
piano a raccoglierne i frutti
. Quella di domenica sarà anche la gara di Mazzarri, che all’epoca esaltava le doti dei calciatori partenopei puntando tutto sullo studio intenso di ogni gara e la cura dei particolari, anche se attualmente le stesse doti che lo caratterizzavano in azzurro lo tengono attualmente ancora al palo in quel di Milano. Veniamo al match di quel non lontano 1 ottobre 2011 quando Lavezzi e compagni scesero in campo allo stadio San Siro in una sfida notturna dal sapore particolare, col morale non propriamente al massimo a seguito della sconfitta di Verona col Chievo e del pari interno con la Fiorentina, mentre i nerazzurri avevano sbancato la settimana prima il Dall’Ara di Bologna, dopo la scioccante sconfitta a Novara per 3-1. La gara, come è spesso capitato nella storia delle sfida tra le due compagini, è sempre risultata importante per diversi motivi secondo le vicissitudini che la storia propinava, inutile sottolineare che la rivalità è sempre accentuata quando una “grande” blasonata del sud  come il Napoli affronta una “sorella d’Italia” del nord come l’Inter, questo gli almanacchi ce lo hanno sempre insegnato, ma gli ultimi anni, già a partire dal quinquennio appena trascorso le cose sembrano in fase di cambiamento, e le distanze inizialmente siderali sembrano ora acuirsi.

La partita vivrà sulle decisioni arbitrali, protagonista il direttore di gara Rocchi, guarda caso lo stesso delle polemiche infinite dello scorso Juve-Roma, che, quasi sul finire della prima frazione di gara in cui le due squadre si alternavano a prendere in mano le redini del gioco, ora con possesso palla, ora con forcing intento a far salire la squadra, ora per velocizzare le trame di gioco per osare di più e cercare l’acuto vincente, vede un calcio di rigore per gli azzurri a seguito di una spinta di Obi su Maggio che in realtà è avvenuta fuori l’area di rigore, penalty ed espulsione pesarono sull’andamento del match, nonostante gli azzurri diedero l’impressione di poter fare propria la partita anche senza “l’aiutino”. Tiro di Hamsik, parata di Julio Cesar, urlo dei tifosi nerazzurri smorzato dalla ribattuta di Campagnaro che sigla l’1-0, a far festa sono i tanti partenopei presenti sugli spalti. Nel finale di tempo San Siro è una bolgia; Rocchi è in confusione, forse consapevole di aver guastato il match, e distribuisce ammonizioni come fossero volantini. Sul taccuino del toscano finiscono Zanetti e Julio Cesar; il portiere protesta a lungo, in condizioni normali andrebbe sotto la doccia prima dell’intervallo, ma Rocchi somma gli errori e si limita alla minaccia verbale.

Stati emotivi a parte, per gli uomini di Mazzarri la partita è tutta in discesa. L‘Inter prova senza troppa convinzione a riequilibrare il match, ma all’11’ della ripresa, in contropiede, arriva il raddoppio del Napoli: lo firma Maggio, che approfitta di una dormita di Nagatomo e con un pallonetto dal limite beffa l’estremo difensore nerazzurro. Mister Ranieri prova a ridisegnare la squadra: prima Stankovic rimpiazza Álvarez, poi Zárate prende il posto di Forlán, risponde Mazzarri con Mascara al posto di Pandev, poi sul finale ci sarà spazio anche per Chavez e Fernandez. Intanto Zuñiga al 20′ si è divorato il tre a zero mandando alto da pochi passi, complice un disturbo decisivo di Samuel dopo un’azione travolgente di Lavezzi. A triplicare ci pensa Hamsik dieci minuti più tardi al termine dell’ennesimo contrattacco. Nel finale il Napoli controlla agevolmente il risultato, mentre l’Inter sparisce progressivamente dal campo. Vittoria da urlo, anche se condizionata da alcune decisioni, nulla però toglie al Napoli, assoluto padrone del match ed in grado di gestire per tutti i 90 minuti un vantaggio che in altre situazioni sarebbe stato messo in discussione da scellerate disattenzioni procurate dalla mancanza d’esperienza nel gestire le situazioni favorevoli, questa volta gli azzurri hanno imparato la lezione e sfruttano a dovere fortuna e sviste arbitrali, proprio come farebbe una “grande sorella” quando la dea bendata volge lo sguardo verso di sé.

Ecco il tabellino del match:

Sabato 1 ottobre – Milano, stadio ‘G. Meazza’ in San Siro, ore 20,45

INTER-NAPOLI 0-3
43′ Campagnaro (N), 56′ Maggio (N), 75′ Hamsik (N)

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (43′ Nagatomo); Zanetti, Cambiasso, Obi, Álvarez (61′ Stankovic); Forlán (68′ Zárate), Pazzini (a disp. Castellazzi, Muntari, Coutinho, Castaignos). All. Ranieri
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica (87′ Fernández); Maggio, Inler, Gargano, Zuñiga; Hamsik, Lavezzi (79′ Chávez); Pandev (51′ Mascara) (a disp. Rosati, Fideleff, Dossena, Santana). All. Mazzarri

Arbitro: Rocchi di Firenze (Nicoletti-Romagnoli, quarto uomo: De Marco)
Ammoniti: Obi, Chivu, Zanetti, Julio César (I), Zuñiga (N)
Espulso: Obi (I) al 41′ per doppia ammonizione.

Segue il video della splendida vittoria azzurra con il commento di un Carlo Alvino “esplosivo”:

Articolo modificato 17 Ott 2014 - 23:52

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Scritto da
redazione