Non si fa altro che parlare dei due punti persi dal Napoli ieri a Milano, di quanto la squadra di Benitez sia stata ingenua a farsi rimontare nel finale il doppio vantaggio siglato da Callejon, della mancanza di compattezza e grinta nella prima frazione di gioco, degli errori in difesa e del mancato appuntamento al gol di Higuain che si rinnova. Una visione in parte giusta ma poco totalizzante, che mette in ombra ciò che comunque di buono è stato fatto dai partenopei contro un’Inter molto, troppo motivata alla vittoria ed al riscatto dopo due brutti scivoloni.
Che Mazzarri facesse di tutto per non perdere in casa e proprio contro il suo ex Napoli era noto ai più, così come prevedibile che i nerazzurri scendessero in campo con il coltello tra i denti. Nella prima frazione di gioco i partenopei subiscono il grande possesso palla ed il gioco degli avversari ma con estrema compattezza in ogni reparto riescono a limitare i danni, aiutati in un paio di occasioni dalla grande imprecisione di Icardi ed Hernanes. Sugli scudi Koulibaly, che si conferma ai buoni livelli delle ultime uscite, reo solo di un paio di sbavature. A lui l’onere e l’onore di prendere per mano la difesa, reduce da un Albiol troppo sotto tono e quasi irriconoscibile. Ma se il francese non delude le aspettative, la vera sorpresa è Britos. Ad inizio match accusa un dolore muscolare ma non vuole costringere già Benitez al cambio: stringe i denti e non si risparmia, disputando un’ottima gara seppur adattato come terzino mancino. Mollerà la presa solo nel finale, stremato e dolorante.
Se è il centrocampo il solito tasto dolente, orfano di Gargano operato allo zigomo, è l’attacco a dare risposte ed input positivi: Lorenzo Insigne, nonostante non venga supportato a dovere dai compagni e proprio da una mediana alquanto abulica, si danna, corre e ripiega splendidamente in difesa, dando manforte a reparto più arretrato risultando provvidenziale nel primo tempo. Finalmente sta diventando il giocatore completo che vuole Benitez e la tifoseria: unendo allo spirito di sacrificio continuità e spirito offensivo, non ce ne sarà per nessuno. Un altro doveroso plauso poi, va a Callejon, praticamente risolutivo: sesta rete in campionato per lo spagnolo che vola in vetta alla classifica dei marcatori, gettando via sempre più con insistenze le sirene del mercato e del malcontento dovuto ad un inizio stagione in salita.
Tornando a parlare del gruppo, un altro aspetto positivo di San Siro è stata la reazione nella ripresa, quando il Napoli si è dato una smossa nonostante il predominio dell’Inter nel primo tempo, trovando un migliore assetto al momento dell’ingresso in campo di Jorginho, con più versatilità tattica. Il carattere della squadra si è palesato, seppur in ritardo, cedendo però per due cali di attenzione al momento del ripetuto pari nerazzurro. Da lavorare invece su attenzione e maturità. Insomma, qualcosa è stato sbagliato ma, come asserito dallo stesso Benitez, quella contro l’Inter è una gara da analizzare e non da buttare. Il punto conquistato dà fiducia, continuità e carica per il futuro: domenica contro il Verona in casa infatti, bisognerà fare tesoro degli errori commessi e tornare a vincere e convincere per scalare ancora la classifica.
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