11 punti in classifica, 10 gol fatti e 9 subiti, questi i numeri del Napoli nelle prime 7 giornate di campionato. Il confronto numerico con la scorsa stagione però è quantomeno impietoso: un anno fa di questi tempi gli azzurri viaggiavano a vele spiegate con 19 punti in classifica, frutto di 6 vittorie ed un solo pareggio (in casa con il Sassuolo), e con ben 19 reti siglate e solo 4 subite, basta leggere questi numeri per capire come il Napoli sia in palese difficoltà . Il mercato certamente non sensazionale non ha migliorato quella formazione, ma non può bastare per giustificare un tale crollo di rendimento. Società , allenatore e calciatori, per motivi diversi, sono tutti responsabili di questo avvio stentato.
Eppure guardando la classifica non bisogna buttare tutto. Il terzo posto, l’obiettivo minimo da perseguire, è occupato al momento dalla Sampdoria e dista soltanto 4 punti. Il Milan di Inzaghi (con un punto in meno dei blucerchiati), sembra essere l’avversario più temibile per la corsa alla Champions, considerando le grosse difficoltà riscontrate da Inter e Fiorentina. Ed è per questo che le prossime due giornate di campionato assumono un significato importantissimo: il Napoli se la vedrà prima con il Verona e poi con l‘Atalanta, scogli complicati da superare ma tutto sommato ampiamente alla portata degli uomini di Benitez. A Marassi invece la Sampdoria di Mihajlovic sfiderà la Roma, mentre a San Siro si scontreranno Milan e Fiorentina. Insomma se gli azzurri dovessero fare “il loro”, potrebbero ritrovarsi il 2 Novembre al San Paolo a sfidare la Roma (aggravata dall’impegno in Champions) addirittura per il secondo posto restando comunque attaccanti al terzo.
E’ vero, con i se e con i ma la storia non si fa, però dandosi obiettivi a breve termine e ragionando gara per gara si può dare un senso alla stagione rendendola comunque avvincente, senza perdere di vista gli obiettivi Europa League, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Sin Prisa Sin Pausa, il detto più amato da Benitez è quello che serve ora al Napoli per riprendere una marcia trionfale, ma sia chiaro: da adesso basta passi falsi.