Dopo il pareggio shock a “San Siro” di domenica sera, il Napoli cade allo “Stade de Suisse” in Europa League, contro i poco blasonati avversari dello Young Boys, perdendo la testa della classifica solitaria del Gruppo I raggiunti proprio dagli elvetici. Dopo un primo tempo sufficiente ma senza incidere troppo, gli azzurri accusano il colpo nella ripresa dopo il gol del vantaggio di Hoarau e da lì la partita è tutta in salita: una manovra lenta e prevedibile ha favorito gli uomini di Forte fino ad una vittoria che vale tantissimo.
Benitez ha mandato in campo una squadra totalmente rivoluzionata dall’ultima di Serie A contro l’Inter: sono ben 8 i cambi nella formazione iniziale, con i soli Rafael, Albiol ed Inler riproposti nuovamente titolari questa stasera. Henrique è tornato titolare affiancato ad Albiol, mentre Maggio e Ghoulam hanno rimpiazzato gli assenti Zuniga e Britos; torna a giocare da mediano anche Jorginho (contro l’Inter Benitez lo ha schierato dietro Higuain). Il quartetto d’attacco è totalmente inedito: infatti mai si erano trovati a giocare insieme De Guzman, Michu, Mertens e Zapata.
Proprio come successe nella disfatta di Udine, con Benitez che propose una formazione quasi inedita, il turn over eccessivo di questa sera non aiutato la squadra che talvolta è sembrata spaesata e priva di idee soprattutto nel reparto offensivo, dove spesso e volentieri i giocatori non si intendevano nei movimenti e nei modi giocare. È giusto far ruotare i giocatori per valorizzare la rosa e mantenerli freschi soprattutto quando si affrontano sette gare in soli 22 giorni, ma rivoluzionare gran parte squadra potrebbe portare i problemi che il Napoli ha mostrato stasera ed ad una mancanza di compattezza e continuità che non porta ai risultati sperati.
Luigi Fervide
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Articolo modificato 23 Ott 2014 - 22:53