Non solo gloria per gli attaccanti, le pagine di Napoli-Verona hanno raccontato anche altro. Segnali positivi dalla porta azzurra dove Rafael Cabral era alla ricerca di quella fiducia andata assottigliandosi con una serie di prestazioni tutt’altro che esaltanti.
Un inizio non proprio da incorniciare con la rete a bruciapelo di Halfredsson, ma stavolta il rettangolo verde aveva altro da dire. Nonostante non sia stata una serata da lavori forzati, l’ex portiere del Santos ha mostrato progressi riuscendo anche a strappare applausi al pubblico di Fuorigrotta. Incolpevole sul goal di Nico Lopez, nel secondo tempo Rafael è riuscito a chiudere la porta agli assalti scaligeri con degli interventi degni di nota prima sul subentrato Nenè e poi con un intervento in bello stile su una punizione velenosa di Tachtsidis.
Nessun miracolo ma gesti che fanno morale e danno sicurezza ad un estremo difensore che ha bisogno di ritrovare la giusta continuità. Tornare ai massimi livelli, in un ruolo così particolare, dopo periodi d’inattività così lunghi può lasciare strascichi fisici e mentali. Una scorta di fiducia per il brasiliano, pronto a rimettere in mostra tutte le sue qualità.
Edoardo Brancaccio