Tre domande a… Oscar Magoni: “Attenzione, il Napoli non è guarito: non si può concedere tanto agli avversari. A Bergamo conteranno due fattori”

Molti lo ricordano capitano di un Napoli avviato verso un lento ed inesorabile declino. Di Oscar Magoni, però, resta anche il ricordo di un calciatore che non si è mai risparmiato, e che ha indossato la maglia azzurra sempre con onore. Indimenticabili alcune sue prestazioni, come indimenticabile è quel gol segnato alla Reggina nel 6-2 che segnò l’esordio di Mondonico sulla panchina azzurra dopo l’esonero di Zeman. Tiro da fuori area, incrocio dei pali. Palla che si impenna, arriva ancora a lui che al volo questa volta toglie le ragnatele dal sette. Glielo ricordiamo, lui abbozza un sorriso e si schernisce: “A volte mi chiedo se l’ho fatto davvero io quel gol!”. Oggi la storia è cambiata, racconta di un Napoli diverso rispetto a quello della sua epoca. Di un Napoli che però non ha iniziato bene il suo anno calcistico.

Il 6-2 al Verona come si incastona in questo primo tratto di stagione?

“Come un risultato importante, ma che non deve trarre in inganno. Fino al 2-2 – dice Magoni a SpazioNapoli –  la partita è stata in bilico, poi si è sbloccato Higuain e tutto è diventato più semplice. Ma il Napoli ha denotato ancora una volta i suoi limiti difensivi: non si possono concedere quasi sistematicamente due gol a partita agli avversari. Proprio perchè non se ne possono fare sempre tre, quattro o più per vincere”

A questo punto, più che dare colpe all’allenatore, si può parlare di un difetto strutturale della squadra?

“Secondo me le due cose possono convergere. Perchè, diciamoci la verità, questa squadra l’ha costruita lui. Che poi magari sarebbero serviti altri giocatori, che la società non è riuscita a prendere, allora è un altro paio di maniche. Però mi sembra chiara una cosa: il Napoli giocando così offre spesso spettacolo, perchè ha due ali che giocano molto alte, due terzini che sono due esterni offensivi. E in fase difensiva soffre perchè oltre ai due centrali c’è solo un altro calciatore che se ne occupa: ora Gargano, ora David Lopez. E’ una scelta. Redditizia o meno, lo vedremo alla fine della stagione”

Domani c’è Atalanta-Napoli, una gara che annovera anche Oscar Magoni tra i doppi ex. Che valore assume questa partita?

“Importante per entrambe le squadre. L’Atalanta non sta vivendo un buon momento, ma attenzione: a parte Udine, ha sempre fatto buone prestazioni, anche quando ha perso. Credo assisteremo ad una partita non bellissima, toccherà al Napoli mettere in campo il proprio tasso tecnico. Se a questo unirà una maggiore concretezza difensiva, potrà sicuramente far sua la gara”

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