Domani è il suo compleanno, un giorno prima di quello di Diego Armando Maradona. Come il Pibe de Oro è una leggenda del Napoli, da sempre legato ai partenopei ed ai loro colori, avendone scritto un pezzo di storia incancellabile, sino ad ora sicuramente il più importante. Parliamo di Salvatore Carmando, storico massaggiatore del Napoli dal 1976 al 2009, non solo parte integrante dello staff sotto l’ombra del Vesuvio ma confidente, bandiera, punto di riferimento di una società che lo riconosce ancora come un simbolo dei suoi trascorsi più belli. Domani, nel giorno di Atalanta-Napoli, compirà 71 anni e spenderà parte dei festeggiamenti guardando proprio il match contro gli orobici che gli rievoca alla mente dei ricordi molto particolari. Il riferimento all’episodio della monetina lanciata dai tifosi orobici che colpì Alemao e della vittoria a tavolino per gli azzurri scatta quasi in automatico, così come ci racconta in esclusiva per SpazioNapoli proprio Carmando, protagonista assoluto anche in quella giornata di ventiquattro anni fa.
Signor Carmando, come analizza l’inizio di stagione del Napoli tra un avvio in salita ed una domenica molto positiva?
“Ho sempre guardato il Napoli di questa stagione con tanto ottimismo, convinto che, un volta raggiunta la migliore forma fisica, potesse tornare ai livelli dello scorso anno. Inoltre, ho grandissima fiducia in Rafa Benitez: è un tecnico preparatissimo, di portata internazionale ed è perfetto per la piazza azzurra. Insieme faranno grandi cose”.
Domani a Bergamo ci sarà da confermare la bellissima vittoria contro il Verona.
“Assolutamente si. Il 6-2 contro gli scaligeri è stato un risultato che ha infiammato i tifosi ma deve essere soltanto un nuovo punto di partenza per scacciare via definitivamente il momento di sbandamento di inizio stagione. Speriamo che Higuain e compagni possano continuare con questa intensità, proseguendo un bel filotto. Bergamo poi, è da sempre un campo ostico, da non sottovalòutare: non è un caso che il Napoli nella sua storia abbia vinto lì soltanto otto volte”.
Proprio Atalanta-Napoli per Lei ha un sapore particolare e le evoca ricordi speciali: l’episodio della monetina ad Alemao è ancora ben impresso nella memoria dei tifosi.
“Sono passati ben ventiquattro anni da quell’episodio ma se ne parla ancora, fu una situazione molto particolare. In più, rispetto a quello che è stato già scritto o raccontato, posso soltanto dire che l’unica cosa che contò fu vincere quella gara, anche se a tavolino. Fu per noi importantissimo. Poi purtroppo, sono passati quasi venti anni ma Bergamo resta un campo sportivamente e socialmente molto ostile. Per il resto, bisogna guardare al presente ed al futuro, mai al passato: il Napoli adesso ha una squadra molto competitiva ed una società solida, la strada intrapresa è quella giusta”.
Proprio domani compirà 71 anni, Lei che è un simbolo per i tifosi del Napoli. Si sente ancora legato alla piazza partenopea e cosa si sente di dire ai tifosi?
“Mi sento più che legato al Napoli ed ai napoletani, è stata la mia vita per 40 anni e non la dimenticherò mai. La gente poi, è fantastica, così come i tifosi. Sono speciali ed in grado di dare davvero il giusto apporto per trascinare i propri giocatori alla vittoria. Ho visto poi domenica finalmente un San Paolo nuovamente caldo: hanno trasformato i fischi in applausi e non c’è cosa più bella”.
E’ quasi in uscita un suo libro che racconta proprio una serie di aneddoti vissuti nei bellissimi 40 anni insieme al Napoli. Cosa ci può anticipare a riguardo?
“Il libro uscirà a febbraio, è una raccolta di aneddoti e cose belle sul Napoli che sicuramente piacerà molto ai tifosi. Inoltre, ci sarà una copertina molto particolare ma non svelo nulla. Lo presenterò in anteprima sicuramente a Napoli e poi in giro per la Campania”.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 29 Ott 2014 - 01:43