Ancora una volta il Napoli incassa una rete. E ancora una volta, lo fa in un modo ingenuo, regalando un contropiede agli avversari, che certamente non hanno perdonato gli azzurri. Di nuovo la retroguardia partenopea si è fatta trovare impreparata. L’Atalanta, peggior attacco del campionato, ha sfruttato le debolezze della coppia Koulibaly-Albiol e ha capitalizzato al meglio la prima palla gol creata.
Ma il dato è preoccupante. In nove giornate di campionato, la porta di Rafael è rimasta inviolata soltanto una volta, il 28 settembre a Reggio Emilia, sul campo del Sassuolo. Nel mezzo, tante sbavature, tante imprecisioni, tante ingenuità . Ben dodici volte Rafael ha dovuto raccogliere il pallone finito nel proprio sacco. Un problema evidente, che si somma alla difficoltà di capitalizzare le palle gol e a quella di difendere il vantaggio. Cosa serva realmente alla retroguardia del Napoli attualmente è un mistero. In tanti pensano che un top player a guidare il pacchetto arretrato possa garantire più sicurezza e meno reti subite, altri attribuiscono tutte le colpe a Rafael, altri ancora sostengono che la fonte del problema vada ricercata più a fondo, nei meccanismi difensivi della squadra di Benitez.
Molte sono le teorie in merito, altrettante le reti subite. Napoli ha bisogno di più certezze, e meno fronzoli. E ne ha bisogno subito.
Vittorio Perrone