Malgrado la prestazione imperiosa di Koulibaly e le reti di Higuain e Callejon, non è passata inosservata la performance di Lorenzo Insigne. Finalmente oggi i tifosi partenopei hanno realmente compreso il motivo per cui il talento di Frattamaggiore venga costantemente preferito da Benitez a Dries Mertens. Per chi non lo avesse capito, la motivazione principale è il costante contributo di Insigne in fase difensiva. Molti gli rinfacciano le scarse doti realizzative, ma il lavoro sporco svolto dal numero ventiquattro vale almeno quanto una rete.
Contro la Roma, Insigne è risultato tra i migliori in campo, malgrado il suo nome non figuri tra i marcatori né tantomeno tra gli “assist-men”. Il folletto di Frattamaggiore ha sfiorato più volte la rete, si è dimostrato prezioso in fase di copertura e anche d’impostazione. Non sono bastate le reti di Higuain e Callejon a metterlo in ombra. La standing ovation dedicatagli dal San Paolo è la ricompensa per l’impegno e la dedizione. E pazienza se la rete al Torino è l’unica messa a segno finora. Di questo passo il gol arriverà presto, e chissà che non arrivi anche una telefonata direttamente da Coverciano.
Già nelle scorse partite aveva fatto notare dei progressi: contro il Verona una bella prestazione gli era valsa un’altra ovazione da parte del San Paolo. A Bergamo non è partito titolare, ma subentrando nella ripresa e servendo l’assist per l’1-1 di Higuain, ha fornito al Napoli un pizzico di imprevedibilità in più.
E se il momento magico di Lorenzo continuerà, magari con qualche rete in più, neanche Antonio Conte, che finora non lo ha mai preso realmente in considerazione per la sua nazionale, potrà più far finta di nulla.
Insigne è riuscito a stupire, a smentire le critiche e a riconquistare il San Paolo. Con la speranza di riconquistare anche la nazionale e di ritornare finalmente al gol. “Il magnifico” non si pone limiti.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 1 Nov 2014 - 19:32