L’apparenza a volte inganna e in questo caso, l’apparenza, oggi, ha le sembianze di Rudi Garcia. Il tecnico della Roma gode, anche giustamente, di una critica positiva che spesso ama metterlo a confronto con Rafa Benitez, con lo scopo di dimostrare e sottolineare i risultati negativi di quest’ultimo. Peccato però che si tratti, appunto, soltanto di apparenza.
Carriere diverse – I due tecnici, con carriere ed esperienze alle spalle diverse, sono arrivati lo scorso anno in Italia. Garcia, dopo tre anni vincenti con il Lilla (ha vinto una Coppa di Francia e un campionato), arrivava a Roma con l’obbiettivo di risollevare una squadra, travolta dalla contestazione, che veniva da esperienze fallimentari con Luis Enrique e Zeman. Benitez, allenatore con un curriculum internazionale, rappresentava invece l’apice della crescita del Napoli di De Laurentiis. Le aspettative sul tecnico spagnolo erano ovviamente altissime, mentre l’allenatore francese rappresentava l’ennesima scommessa di Sabatini. Ovvio che in un tale contesto, la grande partenza e l’exploit avuta dai giallorossi lo scorso campionato, abbiano fatto passare sotto silenzio i risultati e i record ottenuti dal Napoli: record di punti conquistati in un campionato, 78 come l’anno precedente, sufficienti in quel caso per il raggiungimento del secondo posto; maggior numero di vittorie fuori casa e record nella storia azzurra di goal segnati in un campionato .
A tu per tu – Ma è il confronto degli scontri diretti tra i due tecnici, a mettere a tacere la critica nei confronti di Rafa Benitez: su cinque incontri, l’allenatore del Napoli ha vinto tre volte e la sua squadra ha segnato otto gol. Ma è ancor più importante sottolineare, la netta supremazia che in campo gli uomini di Benitez hanno dimostrato nelle gare contro i giallorossi di Garcia. Esclusa la gara del girone di ritorno del campionato dello scorso anno quando la Roma perse 1-0 ma il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, il Napoli, anche nelle due partite perse, ha sempre mostrato un grande gioco, riuscendo a prevalere in tutti i reparti, compreso a centrocampo dove i romanisti hanno indubbiamente il loro punto di forza. Evidente quindi che Garcia soffra il gioco di quello che lui stesso ha definito il suo maestro ( “Devo molto a Benitez, mi spalancò le porte di un grande club quando non ero nessuno. Da lui ho imparato tanto a livello tattico“, dichiarò l’allenatore della Roma lo scorso campionato) e a dispetto del famoso proverbio, per ora l’allievo non lo ha ancora superato, almeno così dice il campo…