Quantità e qualità. Lo dicono i numeri, ma ancor di più le prestazioni, che la nuova coppia consolidatasi nel centrocampo azzurro è la più efficace a disposizione. Lopez-Jorginho, una garanzia per Rafa Benitez, che non ha avuto dubbi nello schierarli in mediana contro la Roma. Complici la volontà di preservare Gargano, così da reinserirlo solo a gara in corso, e un turno di riposo da concedere a Gokhan Inler, accanto a David Lopez è tornato Jorginho. Un duo già testato nell’incontro precedente del San Paolo contro il Verona, ampiamente schiacciato dagli azzurri.
Copertura e costruzione. Ancora una volta lo spagnolo e l’italobrasiliano si confermano punti di riferimento per il resto della squadra, partecipando alla manovra offensiva senza trascurare pressing e copertura. Quasi impeccabili nei primi 45’ di gioco, tengono alta la rosa in campo restituendo fluidità al gioco. Quel calcio meraviglia a cui ci aveva abituato Rafa Benitez va in scena nella prima frazione del match: passaggi veloci, palle filtranti e precisione. E’ il Napoli più bello della stagione. La duttilità dei due centrocampisti facilita gli inserimenti di Hamsik, che torna a mostrare sprazzi del vecchio Marek delle stagioni precedenti. L’ex Espanyol, mediano di rottura specializzato nella fase di copertura, recupera palloni in modo pulito, rivelandosi determinante per il reparto arretrato. Il catalano, ancora un punto di domanda per i tanti scettici, non fa rimpiangere l’ex Valon Berhami, tanto meno l’uruguayano Gargano che siede in panchina. Veste i panni del leader concedendo la possibilità al suo compagno di reparto di smarcarsi ed impostare il gioco come ai tempi del Verona, pur se in un centrocampo diverso. L’allievo di Rafa ha lavorato senza mai pretendere o montarsi la testa, conquistandosi di volta in volta la maglia da titolare. Quei movimenti completamente diversi li ha imparati dopo quasi un anno dall’arrivo in maglia azzurra e, al fianco di David Lopez, Jorginho può finalmente vestire i panni di regista, impostando la manovra come meglio sa. Sicurezza e grinta più che sufficienti, nonostante qualche errore ancora da evitare.
Fattore testa. Non solo una questione tecnico-tattica, entrambi i rinforzi hanno guadagno la fiducia del tecnico, che ha saputo dosare le presenze in attesa di frutti. Come in passato con gli altri neo acquisti, Rafa li ha educati al suo calcio, li ha protetti dalle bocche piene degli insoddisfatti, inserendoli al fianco di chi ha saputo trainarli e poi concedergli spazio. E’ così che cresce un gruppo e Rafa lo sa bene. Tempo al tempo, senza perder di vista gli obiettivi e lasciarsi avvolgere dall’entusiasmo dell’ultima prestazione. Il lavoro gratifica l’uomo e, forse, è proprio da qui che prende spunto Benitez, motivando le nuove pedine a disposizione e sfruttandole come meglio può. Bando alle chiacchiere, il maestro ha finalmente trovato la soluzione.
FRANCESCA DI VITO