Dall’Italia alla Spagna, Josè Maria Callejon è il calciatore che sta stupendo tutti. Stupisce chi in Italia, non conoscendolo, si affrettò a definirlo uno “scarto” del Real, stupisce chi in Spagna non si è mai accorto di avere in casa uno straordinario giocatore. Ma di quanto sta facendo, soprattutto in termini di gol, non può meravigliarsi Juan Carlos Mandia che lo ha visto crescere nel Castilla, squadra giovanile del Real Madrid (con lui al primo anno segnò 21 gol e diventò capocannoniere del campionato). Ecco quanto ha dichiarato sulle colonne de Il Mattino:
“All’inizio faticava a capire i tempi dei movimenti, ma un graduale allenamento mirato da centravanti di movimento permise a Josè di attaccare benissimo lo spazio e di farsi trovare sempre pronto in zona gol, con il quale ha ormai molto feeling visti anche i recenti risultati in serie A. Notai che sotto porta cercava sempre le soluzioni più insidiose per gli estremi difensori. Chi è Josè? Un ribelle del calcio. Ribelle perché cerca sempre di superare i suoi limiti e non si arrende mai. Le sue caratteristiche non erano da centravanti puro, ma lui si impegnò per adattarsi a dettare il passaggio filtrante e migliorare lo scatto sul filo del fuorigioco. Josè fece capire a molti compagni che con un buon allenamento tutto è possibile, anche cambiare ruolo”.
“Per me -continua – lui può giocare indifferentemente in qualsiasi posizione dell’attacco, come ha fatto nell’Espanyol e fa ora nel Napoli. Nessuno finora ha esaltato tanto le caratteristi che di José come Benitez, uno che trae il massimo dai suoi calciatori. Facendolo svariare per tutto il fronte d’attacco, Rafa ha capito come sfruttare le immense qualità di dinamismo e concretezza che Callejon può offrire e lui è ormai un punto fermo del Napoli come lo era del mio Castilla”.
Articolo modificato 3 Nov 2014 - 11:13