La prestazione del Napoli contro gli svizzeri dello Young Boys è stata pregna di forza e determinazione. Basti pensare che il 3-0 è un risultato che sta stretto alla squadra di Benitez, con il tecnico che più volte sbraitava dalla panchina per i gol sfumati e guardando i numeri non ha per niente torto: 29 tiri del Napoli contro solo i 5 dello Young Boys.
DOMINIO. In campo il Napoli ha dominato in lungo e in largo la partita, il possesso palla è del 58% ma il dato che più salta all’occhio è sicuramente la supremazia territoriale pari al 66%, ovvero quanto tempo il pallone è rimasto nella metà campo avversaria. Questi dati ci portano all’efficienza di gioco, ossia quanto il gioco adottato dai giocatori e dall’allenatore è stato efficiente, per il Napoli questo valore è pari al 74%, a dimostrazione della grande partita dell’undici di casa.
PERICOLOSITA’. Su 29 tiri del Napoli (il record è di 33 contro il Chievo), solo 10 hanno centrato lo specchio della porta, ma non sono questi i numeri che determinano la pericolosità di una squadra, bensì dove sono avvenuti questi tiri. Infatti ben 17 sono avvenuti all’interno dell’area di rigore portando ad una pericolosità 58,6% ma con un efficienza del 27,9%, il che dimostra che gli azzurri sono stati poco cinici e avrebbero meritato di certo un risultato più largo, con un 5-0 che sarebbe stato il punteggio più giusto. L’uomo più pericoloso è stato De Guzman con ben 7 tiri, seguono Mertens e Insigne con 6.
BENE TECNICAMENTE. Questa volta il Napoli non ha demeritato tecnicamente, risultando in una buona prestazione dal punto di vista dei passaggi. E’ l’86% la percentuale di passaggi riusciti, ovvero 627 su 728. I passaggi sono stati davvero molti anche se la percentuale di successo non è ancora al livello delle grandi squadre, dal momento che l’avversario non era di certo il Real Madrid. Un dato curioso riguarda Mesto, il quale su 55 passaggi tentati ne ha sbagliati solo 2. I passaggi più pericolosi sono provenuti da Mertens, ben 8 assist ai tiri.
UN DATO STRANO – Quest’oggi vi è una vera e propria anomalia nei dati. I difensori è come se non avessero giocato, poichè non hanno effettuato nemmeno un tackle, ne Koulibaly ne Henrique. Questo è dovuto all’ottimo lavoro del centrocampo che è stato un vero e proprio muro, con Inler sugli scudi. Anche Mesto ha fatto un ottimo lavoro difensivo, stroncando il 75% degli attacchi che provenivano dalla sua fascia (il 40% degli attacchi avversari provenivano da lì).
L’IMPORTANZA DI DE GUZMAN. Il centrocampista olandese è stato la chiave di volta della partita. Il gioco di Benitez è sempre stato incentrato sui trequartisti laterali, ma questa sera De Guzman ha avuto il merito di aver accentrato su di se il gioco. Infatti solo il 24% degli attacchi è iniziato dalle azioni centrali del campo mentre il restante è iniziato dalle fasce, ma il 52% è finito per il concludersi nelle zone centrali. Un altro dato interessante è la posizione media di De Guzman, il quale è stato il giocatore più offensivo di tutti, anche più di Zapata.
Aniello Venditti