Ancora qualche giorno da dedicare alle Nazionali e poi dritti verso Napoli-Cagliari, partita che si giocherà domenica alle 15.00. Un orario classico per una gara che si preannuncia avvincente e ricca di gol. Il Cagliari pur avendo come obiettivo stagionale la salvezza infatti, non è certamente la classica squadra medio-piccola che verrà al “San Paolo” per chiudersi in difesa e portare a casa un punticino. Non potrà farlo, perché sulla sua panchina siede un certo Zdenek Zeman, un allenatore che tutto ama fare fuorché difendersi.
IL CAMMINO IN CAMPIONATO. I rossoblù con i loro dieci punti in classifica si posizionano al momento al quartultimo posto insieme con Empoli e Atalanta. Questa classifica è frutto di due vittorie, cinque sconfitte e tre pareggi. Due gli elementi interessanti da evidenziare: nelle undici giornate disputate fino ad ora, ha giocato sei gare contro squadre medio-grandi (Roma, Inter, Milan, Sampdoria, Lazio e Genoa), ottenendo una vittoria, una sconfitta e tre pareggi; ma il dato che interessa ancor più da vicino gli azzurri è quello relativo alle due goleada che gli uomini di Zeman hanno ottenuto contro Inter ed Empoli (1-4 e 4-0 i risultati finali), entrambe in trasferta. Due squadre, soprattutto i toscani ovviamente, nettamente inferiori agli azzurri ma ciò dimostra che se ai sardi si concedono ampi spazi possono far male. Diciassette i gol segnati, così some quelli subiti; cinque i giocatori che sono andati in gol: Sau ed Ekdal i bomber della squadra, entrambi con quattro gol all’attivo. Un dato li accomuna al Napoli, facendo le debite proporzioni in termini di tasso tecnico: il Cagliari da squadra zemaniana crea tantissime palle gol, ma risulta poco cinica sotto porta.
VERSO NAPOLI. Reduci dal pareggio interno contro il Genoa (hanno sbagliato anche un rigore con Avelar), i sardi arriveranno a Napoli senza l’infortunato Sau. Una perdita importante per una squadra che comunque può contare sul colombiano Ibarbo, un giocatore spesso accostato agli azzurri, dal forte fisico ma con una grande velocità e su altri due giocatori anche loro dallo scatto bruciante come Farias e Cossu. In mediana lo storico capitano Conti, si alterna con il giovane Crisetig, regista non molto rapido preso in prestito con diritto di riscatto dall’Inter; punto fermo della mediana a tre resta invece Ekdal, centrocampista offensivo della nazionale svedese, anch’egli molto pericoloso per la sua velocità. Altro giocatore da osservare con attenzione è il difensore con il vizio del gol Avelar: due le reti fino ad ora segnate, un rigore sbagliato e tanta pericolosità sui calci pizzati. Tutti calciatori che posso dar fastidio agli azzurri, ma la storia recente ha dimostrato che quando il Napoli gioca da Napoli, non ce n’è per nessuna.
Annamaria Iovino
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Articolo modificato 17 Nov 2014 - 10:59