Per quelli che un Volkan vale l’altro, vedere Volkan Babacan difendere i pali della Turchia ieri sera, nella gara di qualificazioni europee vinta per 3-1 sul Kazakistan, deve essere sembrato assolutamente normale. E invece no, perché il secondo portiere è sceso in campo solo in quanto il titolare si è rifiutato di farlo.
La partita, infatti, doveva giocarla Volkan Demirel, come sempre. È il portiere del Fenerbahçe e il più forte di Turchia, del resto. Il problema è che ieri si giocava alla Turk Telekom Arena, la tana dei rivali del Galatasaray. E si sa che in Paesi così la rivalità tra club supera il sentimento comune per la nazionale.
Il povero Demirel lo ha sperimentato nel momento in cui, in campo per effettuare il riscaldamento prepartita, si è visto lanciare addosso ogni tipo di insulto da un gruppo di tifosi del Gala, appostati in uno dei settori dello stadio. In un primo momento ha provato a resistere, poi non ce l’ha più fatta: si è tolto i guanti e ha annunciato allo staff di Fatih Terim di non voler giocare.
Apriti cielo: al termine della gara, nonostante la vittoria della Turchia per 3-1, è accaduto di tutto. Demirel è riuscito a recarsi dalla Polizia a bordo della propria auto sfuggendo alla furia dei tifosi inferociti scortato dal compagno di nazionale e di club Emre, l’ex interista, peraltro nemmeno convocato da Terim. Mentre gli addetti alla sicurezza hanno aggredito alcuni giornalisti accorsi per registrare ii fatto.
Mentre si attende l’apertura di un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica degli accadimenti di Istanbul, l’avvocato del portiere, Mahir Isikay, promette battaglia: “Presenteremo una denuncia penale”. Cose turche, è proprio il caso di dirlo.
Fonte: goal.com
Articolo modificato 17 Nov 2014 - 20:30