Napoli-Cagliari è ormai alle porte. Dopo una settimana di sosta per gli impegni delle Nazionali e tantissime avventure alquanto spiacevoli che hanno investito il club partenopeo, è tempo di scendere nuovamente in campo, in una gara dal fascino sempre ben palpabile. Domani alle 15 al “San Paolo” si sfideranno Benitez e Zeman, due tecnici che fanno della tattica, del gioco e dell’attacco i propri cardini da sempre, unito ad un passato molto diverso ma accomunati da un temperamento forte ed ambizioso. Non bisogna farsi ingannare dalla posizione in classifica dei sardi: i rossoblù sono una “piccola” che ragiona da “grande” ed a Fuorigrotta non vorranno passare da vittima sacrificale.
In palio infatti, ci sono tre punti importantissimi per entrambe: per gli ospiti per uscire dalla zona rossa della graduatoria, per i partenopei invece una spinta decisa per potersi avvicinare ancora alle prime posizioni e distanziare al contempo anche le inseguitrici, approfittando di un turno davvero complesso per molte. Il programma vede infatti tanti scontri diretti quali il derby Milan-Inter, Lazio-Juventus, Atalanta-Roma e Verona-Fiorentina. Non è elemento da sottovalutare per Hamsik e soci poi, giocare tra le mura amiche, davanti ad uno stadio che finalmente, dopo tre mesi alquanto scettici e freddi, è pronto non solo a registrare il tutto esaurito ma anche a sostenere con passione dal primo all’ultimo minuto i propri beniamini. Non bisogna deluderli, pena una ferita che difficilmente si rimarginerà ancora una volta.
Ma il match di domani sarà un’importante prova del nove per due ragioni in particolare: la prima è dimostrare ai più che finalmente il Napoli ha acquisito la tanto agognata maturità calcistica ma soprattutto che riesce a destreggiare al meglio l’emergenza infortunati. Un grandissimo esame che chiama subito a rapporto il professor Rafa Benitez il quale in questi giorni ha lavorato al meglio non solo sull’aspetto tecnico tattico ma anche e soprattutto quello psicologico. Si dovrà scendere in campo con carattere ed attenzione, per preservare la porta di Rafael inviolata da tre turni e scardinare quella avversaria. Tutta la truppa partenopea è carica e motivata per l’impegno, ben sapendo che di fronte avrà un undici ugualmente motivato alla vittoria, dispensando il miglior calcio che un tecnico integralista ma totalmente votato all’attacco come Zeman sa e può regalare. «Sarà un match spettacolare» ha dichiarato Benitez, non sottovalutando i sardi e concedendo anche al suo Napoli un alone di curiosità su come affrontarli: se attenderli o aggredirli subito, dimostrando senza remore chi è il più forte in campo.
Maturità tattica e pragmatica ma anche di uomini: out tutta una scorribanda offensiva con Mertens ed Insigne infortunati, mentre c’è da verificare la condizione di Maggio influenzato in settimana ma che dovrebbe essere arruolabile dal primo minuto. Scalda intanto i motori De Guzman, chiamato all’arduo compito di confermarsi e non disattendere le aspettative anche in un ruolo che non gli è congeniale. Le carte in regola per far sì che sia una bella gara e soprattutto che possa vedere gli azzurri vincenti ci sono tutte ma mai sottovalutare gli avversari, che segnano tanto. Parola quindi al campo ma soprattutto alla rifinitura di oggi, nella quale presenzierà anche il presidente De Laurentiis di ritorno dopo una settimana luttuosa per la perdita della cara madre. Ma nessun alibi: testa e cuore solo al match di domani, con un unico obiettivo, un Napoli che vince e convince.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 22 Nov 2014 - 10:46