Da rimpianti di mercato a flop ed infortunati, non tutti i mali vengono per nuocere

La storia, da sempre, non si fa con i se. D’altro canto  è inutile nascondersi, nella storia del Napoli stagione 2014-2015 i rimpianti su una campagna acquisti non proprio di primissimo livello hanno preso, e tutt’ora talvolta prendono, il sopravvento nelle valutazioni.

“Dove saremmo se…”, una frase che dai media ai tifosi l’ha fatta da padrone in questi primi mesi da montagne russe, facendo riferimento a obiettivi di mercato poi sfumati. Sogni di mezz’estate non culminati in realtà.

Come riportato dall’edizione odierna del Roma, non tutti gli obiettivi, o presunti tali, sfumati nell’ultima sessione di mercato hanno poi mostrato, da par loro, un rendimento degno di tale nostalgia.

Josè Manuel Reina, da tanti rimpianto per i suoi valori tecnici e morali, non ha comunque avuto un’esperienza positiva, ad oggi, al Bayern Monaco, infortunato all’esordio, i suoi problemi muscolari non gli permetteranno di rientrare in campo prima di febbraio. L’esperienza di Pepe in Baviera ad oggi non è da ricordare, più per sfortuna che per demeriti dello spagnolo, ma questi sono i fatti.

Il brasiliano Sandro è stato protagonista di continue voci per la mediana azzurra, per lui al Qpr solo 8 presenze, tutt’altro che positive, ed un infortunio che lo costringerà a star fuori per oltre due mesi.

Thomas Vermaelen è stato a lungo una suggestione di mercato, un gran difensore che avrebbe potuto garantire esperienza ed equilibri, ma molto fragile, come dimostra la sua esperienza al Barcellona, che  a suon di milioni l’ha prelevato in estate dall’Arsenal. Secondo quanto riportato dai colleghi del quotidiano Sport, da sempre molto vicino alle questioni catalane, il belga dovrà operarsi a causa dei cronici problemi al bicipite femorale, tempi di recupero previsti in cinque mesi.

Che dire di Daniel Agger, danese classe 1984 a lungo accostato agli azzurri in forza del sodalizio che a lungo l’ha legato a Benitez ai tempi di Anfield, tornato a casa al Brondby per delle ragioni molto chiare, come affermato dal difensore a margine del suo trasferimento: “Ho sentito la necessità di giocare regolarmente in un campionato meno impegnativo della Premier League a livello fisico”.

Non tutti i rimpianti devono culminare in un particolare rimorso, dunque. Partendo dall’assunto che a gennaio sarà necessario rimediare alle lacune di un mercato estivo comunque non esaltante.

 

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