Il risultato e nient’altro. Questa la sentenza di questo Sparta Praga – Napoli, gli azzurri raggiungono il primo risultato di questa stagione, il passaggio alla fase ad eliminazione diretta di Europa League, un risultato raggiunto con poche difficoltà ad eccezioni della serata da dimenticare in quel di Berna. La partita di stasera è stata complicata, non giocata al meglio, novanta minuti in cui entrambe le contendenti avrebbero potuto avere la meglio. Un risultato che è figlio dei guanti, stasera sicuri, di Rafael Cabral, è lui il migliore in campo della sfida di stasera.
Profumo d’Europa – Una prestazione da trascinatore, il modo migliore per dimenticare le critiche, forte della fiducia nuovamente ribadita da Rafa Benitez. Una serata europea da incorniciare, con un rendimento vicino a quello della sfortunata prova del Liberty Stadium, la sera dalla quale partì invece un nuovo punto di inizio, un percorso accidentato da compiere per superare un grave infortunio. Accantona la difficile sfida con il Cagliari con una partita impeccabile, minime insicurezze e due interventi che garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo prefisso dagli azzurri. Rafael erige un muro tra l’attacco ceko e la porta del Napoli con due interventi da prima pagina. Uno per tempo. Felino nel respingere il tap-in di Lafata a seguire una traversa di Husbauer al quarto d’ora della prima frazione di gara, plastico nel mandare sulla traversa una bordata da oltre 25 metri dei padroni di casa al 74esimo, chiudendo ogni istanza degli avversari. Un repertorio che dimostra tutta la stoffa del portiere ex Santos, quello di un portiere che tra i pali sa fare la differenza.
Il modo migliore per rispondere alle critiche, dimostrazione del fatto che non è un caso se dirigenza e tecnico hanno voluto puntare su Rafael. L’insicurezza fuori dai pali, le incertezze in molti frangenti, è figlia indiscutibile di un recupero non ancora totale da una rottura di un crociato che per un portiere non è semplice da smaltire, soprattutto a livello psicologico. Una partita che fa morale, nella ricerca del recupero definitivo
Edoardo Brancaccio
Articolo modificato 27 Nov 2014 - 23:52