Non è stata una bella partita, questo è ovvio. Ma il Napoli ha raggiunto l’obiettivo minimo in Europa League, e l’ha fatto con un turno di anticipo. E’ una buona notizia che ripaga, seppur in minima parte, dall’eliminazione in Champions dello scorso agosto. Approdare ai sedicesimi di finale della seconda manifestazione europea era un traguardo che gli azzurri non potevano lasciarsi scappare.
PARTITA STRANA – Non è stato il solito Napoli quello sceso in campo a Praga, e non poteva esserlo, per una serie di motivi. Le assenze di Insigne e Mertens innanzitutto, a cui si è aggiunta nelle ore antecedenti la partita anche quella di de Guzman: l’olandese si è dovuto fermare a causa di un problema al collo, e allora Benitez ha dovuto fare di necessità virtù. Inserendo Jorginho dietro Higuain e spostando Hamsik sulla sinistra; un cambio obbligato che ha naturalmente disorientato la squadra: il Napoli, tranne rarissime eccezioni, non è mai riuscito ad attuare il suo gioco veloce, e nemmeno a tener palla come sa fare. C’è un dato statistico a sostegno di questa tesi: gli azzurri hanno completato solo il 69,3 % dei passaggi, record negativo di tutta la stagione (percentuali elaborate da Opta); Benitez ha parlato, a giusta ragione, anche delle pessime condizioni del campo, ma più che questo aspetto, va sottolineato come il Napoli non sia riuscito a far valere la propria cifra tecnica a causa delle numerose assenze. Che sono molto più di un’attenuante: provate a togliere da una squadra giocatori come Zuniga, Mertens, Insigne e de Guzman: chiunque soffrirebbe.
IL GRANDE MERITO DI RAFA – Allora meglio guardare l’altra faccia della medaglia. Che racconta di un Napoli combattivo, che per una volta ha agito di spada e non di fioretto, e che grazie alla stabilità tattica che il tecnico spagnolo ha saputo dare alla squadra, riesce anche a sopperire alle assenze di molti dei suoi giocatori. E’ vero, due pareggi consecutivi contro Cagliari e Sparta Praga non sono certo risultati altisonanti, ma se la partita di campionato aveva fatto tremare i polsi dei tifosi azzurri per le ennesime disattenzioni difensive, quella di Europa League ha detto invece che il Napoli ha finalmente imparato a gestirsi, anche grazie alle strategie studiate dallo staff tecnico: “L’idea era quella di contenerli nel primo tempo e di provare a vincere nella ripresa”, la dichiarazione d’intenti che Benitez ha rivelato nel post partita. D’altronde, quando si hanno i giocatori contati, bisogna anche saper tirare i remi in barca e passare indenni attraverso la bufera. Il ritorno di Mertens, che dovrebbe essere in campo a Marassi lunedì sera, è un primo raggio di sole.
Articolo modificato 28 Nov 2014 - 00:28