Un fiume in piena. Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista a“Il Mattino” in edicola quest’oggi.
Il vulcanico primo dirigente della squadra ligure ha parlato del campionato della sua Samp, del rapporto con Aurelio De Laurentiis e della sfida fratricida proprio con il presidente del Napoli. SpazioNapoli.it vi propone alcune stralci dell’intervista:
Lei è un personaggio che trasmette allegria: come si trova in questo mondo del calcio troppo litigioso e problematico? Come lo si potrebbe migliorare?
«Sono felice e lusingato quando la gente mi ferma per strada. Mi dicono che ho portato una ventata di allegria nel calcio: è la gioia di vivere che ho dentro di me. Sono contento quando sento che a molti bambini è stato dato il nome Doria:il tifo per la Samp&Doria è sport. Per quanto riguarda il calcio,il signor Lotito ha la delega per le riforme:per me dovrebbe lavorare meno e rendere subito operativo il programma condiviso dalla Lega di serie A. Deve stare in campana:io non faccio parte del sistema, sono nuovo e ho fame di concretezza. Basta inutili chiacchiere e riunioni:il calcio è il cibo, testa e cuore”.
Cosa pensa di De Laurentiis? Da quanto tempo vi conoscete? Lunedì come finirà?
«Aurelio lo conosco da una vita. Lo stimo ,gli voglio bene, è intelligente,intuitivo. Ho lavorato per il papà Luigi e ho conosciuto la mamma, purtroppo scomparsa qualche giorno fa. La famiglia De Laurentis mi ha dato tanto quando ero ragazzo. Certo, io avevo un carretto con le ruote sgonfie, Aurelio già la 500 cabrio, però lo dico senza invidia, con rispetto. Lo aspetto a Genova. E voglio vincere. Quando si accetta un invito a cena mica ci si siede al tavolo per digiunare».
Quale calciatore vorrebbe prendere dal Napoli? E come immagina una trattativa con De Laurentiis?
«Io sono Robin Hood, lui è Re Aurelio,il calcio è la foresta di Sherwood… Intanto, lunedì gli vorrei regalare un simpatico dispiacere».
Cosa può dire sull’interessamento del Napoli su Gabbiadini?
«Un refolo di vento nel calciomercato sembra una tempesta… I miei gioielli sono chiusi in cassaforte, noi vogliamo fortificare la società e la squadra. Più vinciamo e più diamo fastidio, siamo dei simpatici rompiscatole.Che casino avrebbero fatto gli altri per quattro rigori contro nelle ultime sei gare? Noi non alziamo la voce e rispettiamo tutti».
Cosa le colpisce del Napoli?
«Aurelio aveva già provato ad acquistarlo, lo ha fatto quando è suonata la sveglia giusta e ha investito molto per riportarlo in alto. Ha trascurato il cinema per ridare alla città una grande squadra, per farla conoscere al mondo come ai tempi di Maradona,come la pizza,la voce di Caruso, Totò,la commedia di De Filippo. Napoli mi ricorda un film nel quale ho lavorato,i «Guappi», regia di Squitieri con la bellissima Claudia Cardinale. Un film meraviglioso».
La scaramanzia che farà per vincere con il Napoli?
«Siamo belli,bulli e giochiamo bene. Chi è più bello di noi vuol dire che usa il rimmel e il mascara…A Napoli dite: ha da passa’’a nuttata».
Articolo modificato 29 Nov 2014 - 10:45