Serviva un colpo di coda, l’acuto che riesce a riacciuffare un risultato che sarebbe stato ingiusto, il Napoli ha lottato questa sera al Ferraris. Non sono mancati i colpi di scena in un Monday Night in pieno stile british, tutto agonismo ed intensità. Una partita che gli azzurri hanno rischiato di vincere, che a pochi istanti dalla fine stavano vedendo scivolare via, portata sul giusto pareggio da un goal da centravanti vero di Duvàn Zapata, subentrato con uno scopo ben preciso e delineato, missione compiuta con un blitz in piena regola. Il colombiano è il migliore in campo di questo posticipo del lunedì.
Formato panteròn – Bomber di scorta, con il pelo sullo stomaco, vestito cucito addosso per anni ad un altro sudamericano transitato all’ombra del Vesuvio: Marcelo Zalayeta. Subentra al settantottesimo di gioco in guisa di un Hamsik impalpabile, un quarto d’ora per divorare il campo, alla ricerca del pari. Mostra da subito la fame che serve in determinati contesti. Lotta, ci crede, talvolta eccede, troppo lezioso nel cercare Callejon ad uno dalla fine, una giocata con cui sembra sancire l’epilogo amaro della trasferta azzurra. Si fa perdonare due minuti dopo in torsione su imbeccata morbida dall’out mancino di Ghoulam. Esultanza rabbiosa, la stessa grinta che sarebbe ora che ritrovassero tanti suoi illustri compagni. Con il carattere, prima ancora che con le qualità tecniche, si cambia il vento di una stagione.
Edoardo Brancaccio