La prestazione del Napoli a Genova non è certamente classificabile tra le migliori di inizio stagione. In particolare, il Napoli ieri sera ha mostrato difficoltà nel costruire occasioni da gol, andando in rete soltanto a tempo scaduto. Non è la prima volta che gli azzurri mostrano difficoltà nel trovare la via del gol. Sembra un ossimoro (soltanto la scorsa settimana gli azzurri hanno segnato tre reti al Cagliari), ma non lo è. Il problema si presenta quasi ogni volta che la squadra si allontana dal San Paolo. La truppa di Benitez in trasferta cambia mentalità: gioco meno fluido, poche occasioni da gol, di conseguenza meno reti segnate.
QUESTIONE DI RETI. In trasferta i partenopei hanno segnato otto reti, la metà delle sedici realizzate tra le mura amiche. Una differenza abissale, che però deriva dal gioco della squadra: in casa il Napoli è padrone del campo, lontano dal San Paolo gli azzurri sono succubi della manovra avversaria; a larghi tratti ieri il Napoli è rimasto in balìa della Sampdoria. In trasferta si fatica a trovare la porta e si tende a rintanarsi in difesa: le reti subite lontano da Fuorigrotta sono appena sei. Dieci invece, quelle incassate in casa. Qualche nota positiva, in fondo, c’è.
RIMPIANTI. Fuori casa il Napoli ha raccolto 12 punti sui 21 disponibili. I rimpianti sono tanti: a Milano gli azzurri avevano in pugno il risultato, a Bergamo Higuain ha fallito un calcio di rigore, ieri a Genova la squadra di Benitez si è vista negare due penalty. Ma la classifica, come la storia, non si fa con i se e con i ma. Ben venga un assetto più prudente fuori casa, ma se il risultato è la prestazione vista ieri qualche domanda va fatta. Le critiche costruttive servano per far si che il Napoli torni ad essere temibile in casa quanto in trasferta.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 2 Dic 2014 - 15:54