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Rafa Benitez: “Continuità ed equilibrio per arrivare sempre più in alto. Il futuro? È presto per parlarne, ma…”

Chiarezza, obiettività, doti di cui Rafa Benitez dispone in abbondanza. Un maestro della panchina a cui le qualità di imbonitore non si addicono, meglio la linearità di ragionamenti proposti con decisione e costanza, spesso con cinico realismo, anche andando contro una critica feroce, convinto delle proprie ragioni.

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha riportato alcune dichiarazioni rilasciate dal tecnico madrileno al mensile francese So foot , ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Per vincere titoli serve equilibrio. Futuro? Intanto lavoro, poi si vedrà”.

Pregi e difetti – “Siamo una squadra molto offensiva, che segna 104 gol, ma perfettibile in difesa. Migliorando dietro e mantenendo la cadenza in attacco si guadagna equilibrio che ti fa vincere i titoli”.

No alle chimere – “Scudetto?Tutti lo vogliono, ma non pianifico sulle chimere. Qui se vinci una serie di partite sei favorito. Appena ne sbagli una, sparisci dalla corsa. Meglio mettersi in testa che la prossima gara è la più difficile. Si evitano malintesi. Per vincere un campionato serve continuità, che dipende dall’effettivo. Insigne, un giocatore molto importante, è infortunato. Se potessi sostituire i titolari mantenendo il livello della squadra, vinceremmo anche le partite considerate facili. Il talento fa la differenza, la motivazione permette di lavorare. Chi dice che le mie squadre sono performanti solo in coppa, non vede le problematiche che emergono in campionato. Mi considero stratega e molto esigente”.

Lavoro sui singoli – “All’inizio i giocatori non accettano questa esigenza, ma poi capiscono che conviene, come Callejon, o Koulibaly che sta migliorando”.

Nord e Sud – “Sono qui per permettere a questa squadra di bastonare le migliori italiane, e ci stiamo riuscendo. Andare fieri di Maradona è giusto, ma è importante guardare al futuro. I giovani devono avere come riferimenti Higuain, Hamsik, Inler o Insigne perché sono presente e futuro del club. Il club è stato migliorato fisicamente, tecnicamente e tatticamente, migliorando le infrastrutture. Da metodico capisco la mentalità di Milano, dove certe cose erano più semplici. Da latino capisco il sud, quindi una cosa la chiedo due settimane prima, non una”.

Articolo modificato 3 Dic 2014 - 10:31

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Scritto da
redazione