Il fantasma del Napoli avvistato in quel di Milano: ora serve una presa di coscienza

Ritornare a correre in campionato dopo la bella prestazione di Europa League in settimana. Ritornare a correre in campionato dopo il primo posto guadagnato in europa. Il campionato ha bisogno del Napoli ed il Napoli di nuova linfa. Napoli contro Milan o sarebbe più corretto il viceversa. Il Milan di Inzaghi ed il secondo Napoli dell’era Benitez. Due squadre che per larghi tratti si somigliano. Tanti i gol presi sui calci piazzati, tanta qualità condita da amnesie impresentabili. Alti e bassi nel percorso dei partenopei spesso inversamente proporzionali alla qualità degli avversari. La necessità è quella di dare continuità alle prestazioni, mantenendo alta l’asticella della qualità.

Tramortiti o morti? – Primo tempo diviso a metà. Questa la sintesi della prima frazione di gioco. Il Milan fa sua la prima parte trovandosi in vantaggio dopo la classica dormita azzurra ed il tocco di genio del giocatore più rappresentativo dei diavoli milanesi. Buona la combinazione a centrocampo quando la palla giunge a Menez ed il cronometro segna il numero cinque, bravissimo il francese a metterci il resto. Saltato Koulibaly di netto con un controllo in velocità a sbilanciare tutta la linea difensiva di azzurro vestita. Ingresso in area e pallone piazzato sul palo più lontano con un bel tocco di destro. Sono passati solo pochi minuti e gli uomini di Benitez si trovano in svantaggio alla prima occasione. Evidenti gli errori della linea che dovrebbe difendere il fortino partenopeo. Dopo ciò i primi venti minuti si consumano in nulla o quasi. Le squadre provano a superarsi senza brillare per gioco offensivo. Il Napoli stranamente non cambia atteggiamento dopo il colpo subito, attendendo gli avversari e provando a ripartire in contropiede. Avrebbe forse meritato il pareggio la compagine azzurra apparsa nervosa in tanti elementi e disunita in ampi tratti del match. Gli uomini di Benitez spesso sbagliano il primo passaggio in uscita dalla propria area fallendo la ripartenza e subendole a sua volta. Ai punti il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto con il Milan che tira in due occasioni finalizzando al meglio ed il Napoli che ha forse più occasioni con David Lopez e Callejon ed il quasi autogol di Mexes. Quando Damato manda tutti negli spogliatoi ci si aspetta sul serio un qualcosa in più.

Fantasmi azzurri – Un Napoli senza anima e che prova a trovarla negli spogliatoi. Ne rientra invece ancora privo e con le gambe molli. Il diavolo è in vantaggio ma forse non sa neanche il perchè. Poca cosa il Milan ma con questo Napoli tutto è più semplice. Impalpabili gli azzurri che subiscono il secondo gol dopo un avvio volenteroso. Appena sette i minuti sul cronometro ed è Jack Bonaventura a siglare il raddoppio. Il gol è la fotografia del Napoli di stasera. Fermi, tutti fermi in area a guardare l’inserimento del giocatore rossonero che salta e con ottima scelta di tempo insacca il raddoppio. Gli azzurri sono un pugile all’angolo e prendono colpi da ogni lato. Dieci minuti di follia pura e si rischia il tracollo in più di un’accasione. Poli, Montolivo e Menez in rapida successione a cercare il colpo del K.O. semmai ce ne fosse ancora bisogno. Non pervenuti i giocatori di Rafa Benitez. Eppure il tecnico aveva richiamato i senatori a fare la loro parte. Callejon e Mertens sono solo la brutta copia dei campioni ammirati, Albiol a tratti un giocatore senza esperienza, Jorginho e David Lopez incapaci di imporre gioco ed Higuain solo e sconsolato in un pressing mai di gruppo e che si è fatto notare esclusivamente per un tiraccio rabbioso e tanto nervosismo contro tutto e tutti. Impossibile trovare qualcuno sopra la sufficienza in una squadra che si stenta a riconoscere. Urge una presa di coscienza su cosa si voleva, si vuole o si vorrebbe fare.

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