E’ stata una dura serata quella che ieri hanno dovuto affrontare i tifosi napoletani. A San Siro va in scena una vera a propria Waterloo per Benitez che cappotta contro un Milan normale senza nemmeno combattere. Gli azzurri non sono mai presenti nella partita e costruiscono quasi zero in più di novanta minuti. I gol di Menez e Bonaventura, rispettivamente ad inizio di primo e secondo tempo, tagliano le gambe ad Higuain e compagni. Ora la stagione ed il futuro sono in salita. Ecco cosa ci ha detto il match del Meazza.
Dopo la sosta per le nazionali sono arrivati tre punti in quattro partite e nessuna vittoria. Cosa è cambiato da quei due famosi trionfi con Roma e Fiorentina?
E’ essenzialmente cambiato il Napoli. Quest’anno non si è mai avuta una identità di gioco. Ad ottobre gli azzurri hanno ingranato una buona marcia, forti anche di quella rabbia mentale che li ha portati ad umiliare la Roma di Garcia. Ora le cose si sono capovolte e non si deve nemmeno ragionare sui tre pareggi ed una sconfitta in quattro gare di campionato. E’ più interessante, invece, andare ad analizzare come sono arrivati questi risultati negativi. Benitez soltanto contro il Cagliari ha fatto gara di attacco per poi essere rimontato. Nelle ultime tre sfide, i partenopei sono sempre andati sotto e con Empoli e Sampdoria potevano benissimo arrivare altre due sconfitte. L’importante ora è chiudere questo ciclo nero. La Supercoppa è un crocevia fondamentale dell’anno e questa non è certo la preparazione migliore per andare a sfidare la Juventus.
In quattro gare il Napoli è scivolato dal terzo posto al settimo. La lotta per il gradino più basso del podio sarà più impegnativa di quanto previsto?
Dipende da molti fattori. Gli azzurri hanno, oggettivamente, il parco giocatori più ampio; ma se Sampdoria, Genoa e Lazio continuano ad avere questo passo e questa continuità, allora l’affare Champions non sarà poi così scontato. Le milanesi per ora sono indietro, anche perchè il Milan è sembrato tutto, tranne che irresistibile. Molto dipenderà da se e come i partenopei si riprenderanno. La classifica è corta ed un minifilotto di tre o quattro vittorie potrebbe portare nuovamente alla serenità.
La squadra va in ritiro a Castel Volturno. E’ la decisione giusta per uscire dalla crisi?
I giocatori hanno bisogno di chiarirsi le idee e lo devono fare in fretta perchè venerdì parte l’aereo che li porterà a Doha. A San Siro si è avuta più volte la sensazione che in campo non c’era ordine e gli stessi protagonisti non trovavano la sintonia giusta tra di loro. Quello che manca ora è un gioco. Si vive molto alla giornata e ci si affida tantissimo ai colpi dei singoli. Quando questi colpi vengono un po’ meno – vedi Callejon – sono dolori atroci. Per questo motivo, forse, è meglio prendersi ora un periodo di riflessione, in modo da non trovarsi in acque peggiori in altri momenti della stagione.
Gennaro Sgambati
Articolo modificato 15 Dic 2014 - 10:30