La strigliata è arrivata direttamente da Aurelio De Laurentiis che, dopo la sfida con il Milan, ha imposto un ritiro forzato agli azzurri. Le voci di queste ultime ore sembrano contraddirsi ma, secondo quanto riferito da Il Mattino, la revoca del ritiro è avvenuta dopo un lungo dibattito, avvenuto in viva voce, tra la squadra e il patron azzurro. Si è accontentato di aver cancellato il giorno di riposo; gli è bastato mandare a monte appuntamenti mondani e giri di shopping natalizio nel quadrilatero della moda milanese, con mogli e fidanzate, che molti dei big azzurri avevano in preventivo per questo lunedì senza allenamenti. E alle 15, dopo un noiosissimo allenamento mattutino e il pranzo, è arrivato l’ordine di rispedire tutti a casa.
In poche ore anche Benitez ha apprezzato l’impegno formale assunto dai giocatori nel cercare di riemergere da una situazione difficile, e dopo un giro di opinioni con alcuni degli atleti più rappresentativi si è detto favorevole all’interruzione della clausura. Lo spagnolo, mai stato favorevole a queste cose, ha spiegato nel colloquio avuto con il numero uno azzurro che ha la squadra sotto controllo e che per lui sarebbe stato più difficile cancellare quest’aria di punizione presa malissimo dalla squadra che ritrovare il Napoli visto contro la Roma.
Resta però tanta amarezza e De Laurentiis ancora non ha perdonato i suoi giocatori più rappresentativi, da Higuain a Callejon e Albiol, per l’atteggiamento superficiale con cui scendono in campo all’inizio. Non c’è motivo di festeggiare e, nonostante l’annullamento del ritiro, il patron ha impedito ai suoi di poter svagare. Anche la telefonata del presidente dell’Aic Tommasi non è servita a nulla: Higuain avrebbe dovuto ritirare ieri sera a Milano l’Oscar 2013 come miglior attaccante della serie A, ma De Laurentiis è stato irremovibile e non lo ha mandato.