Tra difficoltà e critiche, Benitez e Donadoni chiamati ad una sfida senza appello

Sfida atipica, causa Supercoppa, un giovedì di campionato che dà modo di dimenticare in fretta, nei limiti, la batosta di San SiroNapoli-Parma scorge tra le sue pagine un confronto fra due tecnici dal curriculum diverso, entrambi però alle prese con critiche, difficoltà, una stagione ad oggi agli antipodi dalle attese.

Terremoto – Le beghe societarie hanno radicalmente travolto l’annata di Roberto Donadoni, chiusa in maniera strepitosa la stagione 2013-2014  con un biglietto per l’Europa strappato all’ultimo respiro i ducali si ritrovano ultimi in classifica a soli 6 punti. Dodici sconfitte, due vittorie ed un pari, al netto punto di penalizzazione causa mancato pagamento Irpef. Una stagione iniziata male, proprio con l’estromissione dall’Europa League causa problemi societari e che si sta consolidando al peggio. L’ombra della squadra che proprio grazie al tecnico bergamasco l’anno scorso riusci a dimostrarsi tra le migliori realtà della Serie A, in grado di imprimere un calcio speculare ma sempre arioso ed efficace, sia in casa che in trasferta. All’alba della sfida del Sant’Elia di domenica scorsa l’annuncio di Ghirardi circa la cessione della società, ieri la definizione dell’organigramma societario, per la nuova dirigenza un battesimo di fuoco al San Paolo contro un Napoli che non può più sbagliare. La guida di Donadoni ad ora è confermata, ma i risultati sono eloquenti e quando arrivano cambiamenti così radicali la guida tecnica, è noto, è fra i primi fattori ad essere presi in considerazione.

Rialzare la testa – Occasioni sprecate, la stagione di Rafa Benitez ha ad oggi il sapore del fortissimo rimpianto. Dall’imbarcata del San Mames alle tante magre figure in casa in sfide abbordabili, il Napoli sembra, a metà del proprio percorso, già navigare nella più totale amarezza. La sconfitta contro il Milan rappresenta senza alcun dubbio il momento peggiore della stagione, non di certo per il risultato in sé, ma per come è giunto, per la totale mancanza di grinta, nerbo, mordente, mostrata dalla squadra. Una truppa, quella dello spagnolo, che non sembra più in grado di lottare, ed è proprio da qui che dovrà partire questa settimana fondamentale. Parma in casa e poi pronti a giocare il tutto per tutto a Doha in una sfida da dentro o fuori, con un titolo in palio, contesto dove il tecnico madrileno si esalta per natura. L’unico e solo modo con cui scacciare critiche e affondi, che a Benitez quest’anno – dopo una prima annata da luna di miele – non sono mai mancati.

Una sfida che non potrà essere condizionata dalla paura, che vedrà a confronto due tecnici che ad oggi di certo non hanno avuto una stagione semplicissima. Il Napoli, questo è sicuro, non ha più alibi a cui aggrapparsi.

 

Edoardo Brancaccio

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