Non c’erano alibi, il risultato è arrivato, come doveva essere. Il Napoli doma il Parma, che in campo è lo specchio della confusione che gravita intorno alle vicende societarie del club ducale, al termine di una gara dominata dal primo all’ultimo minuto. Senza mai concedere fiato agli avversari, senza mai – stavolta – mettere in discussione il risultato. Rafa Benitez opta per un deciso turn-over e sono in tanti a brillare: un Mertens in ripresa e che finalmente cancella la casella zero dalle reti in campionato, Ghoulam ormai sull’out mancino è una certezza, convincenti le prestazioni di Henrique e David Lopez. Ma il vero trascinatore, probabilmente la nota più lieta di un periodo che per gli azzurri è stato davvero parco di soddisfazioni è Duvàn Zapata. Il colombiano è il migliore in campo della sfida di stasera.
Strapotere – Dopo Palermo, Samp, Empoli e Slovan Bratislava aggiunge un altro scalpo alla sua collezione stagionale, al cospetto di un impiego di certo non esorbitante. Ciò che impressiona, oltre alla media goal impressionate, è la costante crescita che il colombiano ex-Estudiantes sta dimostrando in questa stagione. I messaggi di Benitez paiono recepiti alla perfezione: fame, voglia di dimostrare le proprie qualità ogni qualvolta si presenta l’occasione propizia. Duvàn, di certo, non si sta facendo pregare. Fin dal primo minuto dimostra che per Paletta e compagni non sarà di certo una serata di quelle semplici da metabolizzare. Mette foga, forza fisica, subito pronto a spizzare, smistare palloni per gli avanti azzurri. Il goal con cui porta in vantaggio gli azzurri è da manuale del centravanti vero: movimento perfetto ad aggirare un Paletta stordito dallo strapotere fisico del colombiano, avversario superato e sinistro secco, a superare Mirante. Il goal non lo placa di certo, dà il massimo fino al cambio che lo consegna ad una doverosa standing ovation, continua a fare a sportellate e a giocare per i compagni, senza mai disdegnare la giocata personale. Quando parte palla al piede umiliando un Gobbi in vera difficoltà dà l’ennesima dimostrazione di quanta stoffa possa esserci dietro questo imponente centravanti scuola cafèteros. Benitez è avvisato, Duvàn c’è, e non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Edoardo Brancaccio
Articolo modificato 18 Dic 2014 - 23:45