In un anno dominato dal bianconero, ecco la sorpresa più bella: la Supercoppa italiana si tinge di azzurro, il colore del Napoli. I ragazzi di Benitez sono riusciti nell’obiettivo di vendicare lo scippo subìto due anni fa a Pechino, e hanno conquistato il trofeo grazie a una prestazione di spessore, fatta di tanto sacrificio e moltissimo coraggio. Perché non era facile rimettere in piedi una situazione che si era complicata dopo appena quattro minuti. Il regalo di Albiol e Koulibaly a Tevez aveva portato il Napoli indietro di quattro mesi, precisamente a Bilbao. Tra il gol che ha illuso i bianconeri e le tre reti subite in terra basca vi sono troppe somiglianze: stessi errori difensivi. Ma un atteggiamento completamente diverso.
CUORE E GRINTA. Molto raramente il Napoli è riuscito a rimettere in piedi situazioni difficili nell’anno corrente. Non bisogna neppure rovistare troppo nei meandri della memoria. La settimana scorsa gli azzurri sono andati in svantaggio dopo cinque minuti a San Siro, sul campo del Milan, e mai sono riusciti a rientrare in partita. Stavolta è tutta un’altra musica. Un Napoli coraggioso, intraprendente, anche dopo aver colpito due legni e dopo aver visto Buffon rimandare al mittente diversi tentativi. È in quel frangente che nasce il goal del pareggio, un urlo di liberazione per gli azzurri, la giusta ricompensa per il coraggio mostrato. Ma la voglia di conquistare il trofeo si è vista maggiormente ai supplementari, quando la perla di Tevez sembrava aver mozzato le gambe agli azzurri. A pareggiare il conto ci ha pensato due volte Higuain, che ha accolto il consiglio di Callejon e si è imposto come leader di questa squadra, trascinandola alla vittoria della Supercoppa.
PROPOSITI PER L’ANNO NUOVO. Una squadra allo sbando nel primo tempo, ma che nella ripresa e nei supplementari si è ricompattata, ritrovando il giusto equilibrio e acciuffando il pari due volte. La serata partita nel peggiore dei modi ha regalato al Napoli un trofeo e una soddisfazione immensa, ma anche tanti propositi per l’anno nuovo. Troppo occasionalmente questa grinta si è vista durante l’anno corrente. Nel 2015 la musica dovrà cambiare. Gli azzurri dovranno prendere spunto da questa prestazione, dall’atteggiamento mostrato contro la Juventus. In modo tale da affrontare tutti gli impegni con questo spirito. Ma forse è soltanto questione di motivazioni. Contro la Juventus sorgono spontanee, ma quando gli azzurri si presentano al cospetto delle cosiddette “piccole” esse vengono a mancare. Ecco il primo proposito per il 2015: riproporre tale atteggiamento, tale mentalità contro chiunque, senza guardare al nome dell’avversario di turno. Una missione che può risultare complicata ma che va portata a termine per compiere il definitivo salto di qualità e per colmare il gap con la Juventus. E contenderle non solo la Supercoppa, ma qualcosa in più.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 22 Dic 2014 - 23:03