Il Napoli batte ai rigori la Juventus e conquista la Supercoppa italiana. Questo il verdetto al termine di un match combattutissimo, deciso soltanto dalla lotteria dei penalty, quando i nervi saldi contano molto più del fiato. Spesso capita che i reali protagonisti ai rigori siano i portieri. E Juventus-Napoli non ha rappresentato l’eccezione. Entrambi gli estremi difensori si sono resi fondamentali, ma uno soltanto è riuscito ad alzare la coppa. Gigi Buffon ha dato una grossa mano ai suoi, neutralizzando le conclusioni di Jorginho, Mertens e Callejon, ma la scena è stata rubata da Rafael Cabral, che respingendo i rigori di Chiellini e Padoin ha regalato al Napoli il trofeo che mancava da ventiquattro anni.
NELL’OCCHIO DEL CICLONE. Che la stagione del Napoli non sia iniziata sotto una buona stella è un fatto risaputo. Dopo le prestazioni deludenti di settembre e fine novembre quasi tutti sono saliti sul banco degli imputati. Ma il più bersagliato dalle critiche è stato proprio Rafael, a cui è stata mossa qualsiasi accusa. C’è chi gli ha rimproverato la poca intraprendenza nelle uscite, chi invece gli ha rinfacciato la mancanza di comunicazione con la difesa, chi ancora ha invocato la presenza di Andujar. Ma ieri sera Rafael si è riscattato con una prestazione convincente impreziosita dai due rigori neutralizzati. Già durante il match il portiere brasiliano era salito in cattedra grazie ad alcune parate decisive, la più bella su Tevez nel primo tempo. Da imputato a eroe: per Rafael un cambiamento niente male.
PIEDI PER TERRA. Mostra tutta la sua felicità ai microfoni di Rai Sport. È gioioso e si nota, ma cerca di mantenere i piedi per terra. Lavorare continuamente e cercare di migliorarsi ogni giorno: questo il motto del brasiliano, che non si sente affatto sfiorato dall’etichetta di “eroe della serata”. E le critiche? Rafael non avverte neanche quelle, pensa soltanto ad “arrivare lontano con umiltà”. L’umiltà di chi sa che le sue preghiere sono state ascoltate. Perché uscire dall’occhio del ciclone non è affatto facile. Ma Rafael, che ha superato ostacoli ben più grandi, come l’infortunio patito lo scorso anno, non ha paura e ha tutte le chance per riconquistare Napoli e il Napoli. Il brasiliano nel frattempo si gode il trofeo, arrivato anche grazie al suo contributo. Per una giornata le critiche saranno rimpiazzate dagli elogi.
Vittorio Perrone