Adesso tocca a lui, Riccardo Bigon, uno di quelli che lavora dietro le quinte, che parla poco, che si mostra ancora meno ma che spesso finisce nel mirino della critica.
Gli acquisti “indovinati” sono merito degli altri, quelli sbagliati suoi demeriti. Questo il metro di giudizio con cui, spesso, è stato valutato in questi anni il lavoro del direttore sportivo azzurro, senza tener quasi conto dei paletti, a partire dai diritti di immagine, con cui deve fare i conti ogni qualvolta il Napoli deve acquistare un giocatore.
“Chi non opera, non sbaglia” e dunque anche Bigon in questi cinque anni napoletani è incappato in alcuni errori ed in qualche scommessa fallita, ma il suo lavoro complessivamente può essere giudicato positivamente.
La coppia Bigon-Benitez, il tecnico spagnolo non manca mai occasione di citarlo per sottolineare ed elogiare il suo lavoro, ha dimostrato poi di funzionare alla perfezione. Callejon, Rafael, Mertens, Higuain, Albiol, Duvan Zapata, Henrique, Jorginho, Ghoulam, Reina, De Guzman, Lopez, Andujar, Koulibaly, Michu, gli acquisti portati all’ombra del Vesuvio in questi due anni e che, fatta eccezione per poche unità, si sono rivelati utili alla causa molto più di quanto ci si aspettasse.
Una collaborazione che ha fatto il bene del club, che gli ha consentito di mettere in bacheca due trofei e che potrebbe portare ulteriori rinforzi in questo mercato di gennaio, ricordando che l’ultima parola spetta sempre al patron azzurro, Aurelio De Laurentiis…
Articolo modificato 26 Dic 2014 - 18:39