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FOTOGALLERY – Michele Criscitiello elegge i dieci peggiori personaggi del calcio italiano nel 2014

Mario Balotelli - "Gioca nell'Inter e sogna il Milan. Va al City e lo prendono a parole, va al Milan e pensa al Liverpool, va al Liverpool e pensa di tornare nella sua amata Inter. Calciatore senza presente, persona senza futuro. Ha sprecato tutto il talento che Dio gli ha donato. Puntualmente con la valigia pronta; difficilmente lascerà il segno in questo calcio. Ha sprecato mille jolly e, di lui, davvero non se ne può più. Ha guadagnato e guadagna tanto ma, di questo passo, in dieci anni sperpererà tutto il patrimonio. Per il suo bene, intervenga la famiglia. In Italia, comunque, uno così non serve. Quindi, caro Mancio, prendi Lavezzi..."more
Zdenek Zeman - "Sdengo (come lo chiamava Pasquale Casillo ai tempi di Foggia n.d.r.), adesso non puoi più aggrapparti a nulla. Zeman sarebbe perfetto come preparatore atletico del Catania. Bravissimo nella preparazione fisica, ottimo intenditore di calcio, non riesce mai a trasformare la sua teoria in pratica. I calciatori, sempre più esasperati dai suoi metodi, non lo seguono e per i presidenti è diventata una scommessa troppo pericolosa. Le società sono aziende e affidarle a Zeman significa rischiare il fallimento. Perdere la categoria, di conseguenza gli introiti dei diritti tv, equivale a sparire"more
Antonino Pulvirenti - Crisi nera per il Catania
Famiglia Mezzaroma - "Per far sparire il calcio, in una città come Siena, ce ne vuole. Dovevano tirare il freno a mano molto prima che il Tribunale travolgesse tutto il sistema senese. Spese folli: far affidamento solo sulla sponsorizzazione bancaria e spendere 100 quando in cassa hai 10 non è un bell'esempio di gestione manageriale. Troppe procure, folli, pagate a destra e sinistra e molte ombre sulla gestione calcistica del Siena. Il fallimento è una macchia indelebile per la Famiglia Mezzaroma che era stata accolta nel calcio con rispetto e ammirazione. Una storia iniziata bene e finita scappando"more
Gino Corioni - "Vale il discorso di Bari. Fine ingloriosa. Fine indecente. A questo punto si arriva perché qualcuno, dall'alto, te lo consente. Trattare con i pakistani per vendere è lecito, ma poco rassicurante. Mandare la squadra in treno, in una trasferta di 1000 km, è mortificante. Hai avuto in squadra Baggio, Guardiola e Toni. Dovevi fermarti prima. Non ora che è troppo tardi. Se il Brescia si salva è solo merito del sistema italiano. Fallimento pilotato e avanti così..."more
Diego Penocchio - "Anche noi commettiamo degli errori di valutazione, ma lo diciamo. Pur conservando un'ottima idea di Diego Penocchio, uomo, bisogna giudicarlo in maniera estremamente negativa come manager di calcio. Al primo anno a Padova è retrocesso ma soprattutto fallito. Sbagliare è umano, però, aveva l'obbligo di iscrivere la squadra e la fortuna lo avrebbe aiutato perché sarebbe stato ripescato al posto del Siena. Avrebbe dovuto concedere le garanzie economiche per partecipare al campionato di Lega Pro. Male nella gestione, malissimo nelle decisioni post retrocessione. Il giudizio sulla persona resta più che positivo"more
Stefano Marchetti - "Il direttore generale del Cittadella è l'emblema del nostro calcio. Non funziona, eppure alla fine magicamente in primavera riesce a strappare la permanenza in categoria. Questa volta chiude l'anno all'ultimo posto, in serie B, e di questo passo il suo mercato dovrà iniziarlo prima. Non può rischiare di arrivare troppo avanti nel tempo. Pessima gestione dei calciatori (quelli sotto contratto), un allenatore che da 11 anni dice sempre "Signor Sì" e un sistema che non sta più in piedi. Fin quando sarà supportato dal potere riuscirà ad andare avanti ma il tempo è galantuomo per tutti. Pessimo esempio di come si gestisce una società. Colpa della Procura Federale che non è andata fino in fondo nella famosa partita di Gerardi, Reggina-Cittadella. Gli appassionati di calcio vogliono sapere se ci fu frode sportiva. Qualcuno dovrà dare delle risposte. Quest'anno in primavera vigileremo... Per il bene e per la credibilità di questo sport"more
Stefano Braschi - "Per fortuna ha lasciato ma, nel 2014, ha fatto più danni lui che tutta l'AIA messa insieme. Il grande sconfitto di un sistema logoro. Gli arbitri italiani, eccetto Rizzoli, sono presuntuosi e poco preparati. Ha provato a cambiare il mondo ma il mondo ha cambiato lui... in peggio. Nicchi non è da meno, ma Braschi ha predicato, male, nel deserto".more

Non passeranno alla storia per un’annata vincente e convincente, bensì per aver rappresentato, seppur tutti in maniera differente l’uno dall’altro, un piccolo flop per il calcio italiano. Sono i dieci peggiori personaggi del calcio nel 2014 eletti dal giornalista Michele Criscitiello sul portale TuttoMercatoWeb, in attesa si spera di un ricco riscatto degli stessi nell’anno che verrà.

Articolo modificato 29 Dic 2014 - 16:50

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Scritto da
redazione