Il crack di Zuniga e l’inesperienza di Britos, sperimentato solo in rare occasioni sulla corsia sinistra, spingono il Napoli ad agire nella sessione di mercato invernale, in cerca di un rinforzo degno di una maglia da titolare. Nel freddo Gennaio, ai piedi del Vesuvio arriva Faouzi Ghoulam: l’algerino, classe ’91, lascia il Saint Etienne per 5 mln di euro e si aggrega alla rosa di Benitez. Un debutto per nulla timido, in una giornata da dimenticare per gli azzurri, che perdono 3-0 in casa dell’Atalanta. L’algerino prende il posto di Reveillere mostrando velocità e potenza nel tiro, ma a poco serve il suo contributo nella trasferta bergamasca.
I 14 minuti d’esordio sorprendono però il tecnico spagnolo, che si affida a lui per il resto della stagione. La responsabilità di quel posto fisso non pesa sulle spalle del giovane terzino, che non sempre riesce però a ripagare la fiducia del mister. I primi passi azzurri non sono facili, ma Faouzi ha solo bisogno di farsi le ossa e prendere confidenza con l’atmosfera del San Paolo. Il gioco di Benitez prende forma sulla corsia sinistra e gran parte delle palle utili per l’attacco azzurro arrivano dai piedi dell’algerino. Quindici le presenze collezionate in campionato, quattro quelle in Europa League e tre in coppa Italia in soli cinque mesi partenopei. Un vero valore aggiunto per la rosa azzurra, che allevia la mancanza di Zuniga.
Il frequente utilizzo da parte di Rafa Benitez spinge l’algerino nel mirino di alcuni club europei, che si informano e si muovono in segreto per provare a strapparlo al Napoli. Raggiunge l’apice della stagione durante i caldi mondiali brasiliani, protagonista della sua Nazionale. E’ un 2014 soddisfacente, che regala a Faouzi ancora un posto da titolare nel nuovo campionato azzurro, complice l’ennesimo infortunio di Zuniga, che accenna una timida ripresa, ma non sembra riuscire a recuperare in nessun modo. L’infortunio rimediato a Bilbao costringe l’algerino a 20 giorni di stop, ma il rientro nella gara casalinga con il Palermo consacra Ghoulam, affidandogli definitivamente le chiavi del reparto mancino. Corsa ed assist, intelligenza ed ordine, pulito negli interventi e rapido nelle falcate della ripartenza: passi da gigante per l’algerino coccolato da Benitez, una vera sicurezza per compagni e tifosi.
Voto 6.5