Si riprende finalmente. Stanche le ugole di non urlare più, stanchi i tifosi di assistere al calcio estero in tv mentre i nostri beniamini festeggiano le vacanze natalizie con famiglie ed amici.
Ci siamo lasciati con il dolce di fine dicembre; poco prima di Natale la splendida vittoria della Supercoppa italiana ai danni degli acerrimi rivali di bianconero vestiti. La conclusione di un’annata felice, condita da due successi ed altrettanti trofei in bacheca. Un punto di arrivo presto tramutato in punto di partenza per una squadra che ha ancora fame di crescere e migliorarsi.
Azzurri chiamati subito a rispondere presente sul terreno per larghi tratti più ostico. Le sfide alle piccole, alle compagini che lottano per la retrocessione ed alla ricerca di punti pesanti contro chi ambisce a piazzamenti importanti.
Stadio Dino Manuzzi di Cesena: ecco il palco dove si esibiranno i partenopei per smaltire panettoni e cene natalizie ed iniziare al meglio il nuovo anno calcistico. Sfida contro quel Cesena passato da Bisoli a Di Carlo nel valzer degli allenatori. Cesenati che vengono dall’importante pareggio di Sassuolo, giunto dopo due sconfitte consecutive contro Fiorentina ed Atalanta. La caselle delle vittorie è ferma dalla prima di campionato (in casa contro il Parma) e la penultima posizione in classifica costringe gli uomini di Di Carlo a provare il tutto per tutto per racimolare punti importanti.
Non poteva essere sfida più pertinente per gli uomini di Benitez. Il tecnico madrileno predica continuità e cerca di cavalcare l’onda dell’entusiasmo che ha investito i propri tifosi. Una vittoria è d’obbligo in Romagna per iniziare con il piglio giusto un’annata da cui tutti si aspettano grandi cose.
Uno-due micidiale – Il Cesena che non ti aspetti nella prima mezz’ora mette alle corde un Napoli stordito. Eppur tutt’altro sembrava nei primi minuti. Azzurri che scendono in campo con il piglio giusto praticando un buon palleggio che costringe il Cesena nella propria metà campo. Gli uomini di Di Carlo prendono però le misure e complice un centrocampo azzurro che stenta a velocizzare l’azione ed impostare con buon fosforo iniziano a pressare alti ed impauriscono Higuain e compagni. Tremano le mura amiche per un paio di occasione firmate Brienza ed Hugo Almeida complici le solite amnesie difensive. I romagnoli hanno la colpa di non finalizzare ed i campioni del Napoli li puniscono alla prima occasione. Quando Callejon calcia il pallone dell’uno a zero annotiamo il primo tiro in porta della formazione di Benitez. Nel calcio contano i gol più che le occasioni sprecate e la mischia finalizzata dallo spagnolo non fa altro che ripetere la validità di questa regola non scritta. Sempre più capocannoniere del Napoli l’esterno ex Real che stacca Higuain. Nella sfida tutta azzurra il pipita non ci sta e firma il cartellino dei marcatori al quarantesimo assestando il secondo colpo ai romagnoli. Splendida l’azione finalizzata dal pipita in tre tocchi; da Rafael ad Hamsik, dallo slovacco a Gonzalo che supera Leali in dribbling ed insacca. Più cinico che bello il primo Napoli del 2015.
Napoli cinico – Inizio secondo tempo fotocopia del primo. Cesena in pressione alla ricerca del gol per riaprire la partita. Deve aver studiato bene il Napoli, Mimmo Di Carlo. Azzurri spesso troppo buoni a dispensare punti per la salvezza. Non questa sera però. I partenopei sono in palla e nonostante i soliti tremori difensivi trovano il terzo gol subito dopo il sessantesimo. Tipica azione di contropiede con assist splendido di esterno di Higuain che restituisce il favore al capitano. Non perfetta la conclusione dello slovacco, ci pensa Capelli in scivolata ad accompagnarla in rete. Cesena punito forse più di quanto meriterebbe ma che paga la sterilità offensiva. Ottima la prestazione del giovane Valzania. Il Napoli rischia di dilagare e quando Mertens subentra a De Guzman arriva la quarta segnatura. Il centravanti azzurro non è ancora sazio e finalizza con un pregevole movimento offensivo e siglando la doppietta personale. Il resto è carta per le statistiche. Azzurri che sciolinano il proprio gioco migliore e prendono il solito gol evitabile. La rete di Brienza serve infine solo per riempire il tabellino.