Riccardo Bigon è soddisfatto delle operazioni concluse in questa finestra di mercato, ma guai a distrarsi. “Gli obiettivi sono stati raggiunti – ha dichiarato durante la presentazione di Gabbiadini e Strinic – con questi due acquisti abbiamo soddisfatto le esigenze sia immediate che per il futuro, il tutto con un’ottima tempistica”. Ma il mercato è ancora aperto. “Nel futuro le occasioni potranno arrivare, saremo vigili fino al due febbraio”.
Due pedine arrivate entrambe a titolo definitivo. “Il nostro club da anni acquista quasi esclusivamente a titolo definitivo, rari i casi di prestito secco. Spesso ci vuole del tempo per integrarsi e preferiamo avere giocatori per più anni. Noi guardiamo solo al futuro, è la strada migliore da seguire. Manolo entra in un gruppo in cui ci sono sei classe ’91 potenzialmente titolari. Questo è significativo”
Poi un passaggio sulle possibili cessioni. “In questo momento non sono nelle nostre previsione. Non ci sono calciatori che hanno chiesto di andar via, nemmeno quelli che giocano di meno. Questo significa che gruppo è coeso e ognuno crede di dare il proprio contributo. Inler? Non ha assolutamente espresso la volontà di cambiare aria, Gokhan è professionista esemplare. Quello che poi succederà nel mercato non possiamo saperlo, ma per ora la situazione è questa”.
“Altri acquisti? Non ci sono reparti che necessitano di interventi, ma se capiterà l’occasione giusta la coglieremo al volo. Donati? Gli addii di Mesto e Maggio non sono certi, non è detto che non possano rinnovare. Donati è comunque un giocatore interessante, è cresciuto molto. In questo momento non è una trattativa aperta, né un’idea concreta. Lo valuteremo eventualmente in futuro”.