Autorevole scrittore, editorialista de Il Mattino: Maurizio De Giovanni è un rappresentante stimato e prestigioso della napoletanità. E in un momento in cui Napoli si sente un po’ più sola, dopo aver detto addio a Pino Daniele, un suo commento era inevitabile, prima di parlare di calcio e di Napoli-Juve. “Abbiamo perso un immenso rappresentante della nostra città. Dobbiamo essere felici che sia nato qui, ha avuto un impatto fortemente identitario. E’ stato il suono della Napoli moderna, ha saputo portare la musica partenopea in una nuova epoca”, le parole di De Giovanni a Spazionapoli.it.
Eppure tante polemiche hanno fatto da contorno alla sua morte. Ma Napoli è davvero una città così difficile?
“E’ una città viva, e una città viva è fatta anche di contrasti. Non dobbiamo seguire le polemiche, ma rispondere con il cuore, non deve esserci a tutti i costi questa ansia da discussione. Pino Daniele è stato fondamentale per la nostra città, a me basta questo”.
Domenica Napoli-Juve al San Paolo. Ma davvero si potrebbe riaprire il discorso scudetto?
“Dopo Bilbao gli azzurri hanno accusato il colpo dell’eliminazione in Champions League. Doha invece ha dato alla squadra di Benitez un’iniezione di fiducia fondamentale: ecco, questa partita arriva secondo me alla giusta distanza da quella di Supercoppa. Il Napoli ha un’occasione unica per il prosieguo della stagione. Innanzitutto perchè potrebbe riavvicinare la Roma, impegnata nel derby. E poi… E poi chi può vietare di sognare? I giallorossi e la Juve non sono più quelle squadre tritatutto che abbiamo ammirato fino a poco tempo fa. Se il Napoli ha forza e intelligenza, potrebbe davvero riaprire i giochi in campionato. A patto, ovviamente, di battere i bianconeri”
E con Benitez raramente gli azzurri hanno toppato i grandi appuntamenti.
“E’ vero, ma lasciami dire una cosa. Io sono un “rafaelita” convinto. Però il tecnico spagnolo le sue colpe se le porta dietro. Perchè in un momento difficile della stagione, avrebbe dovuto mettere da parte il suo integralismo tattico per riportare in rotta la squadra. E’ chiaro però che ci sono anche mancanze importanti della società: se prendi un tecnico come Benitez sai bene che devi mettere nel mirino certi giocatori. E invece il mercato estivo del Napoli è stato terribile”
Cosa avrebbe potuto fare Benitez?
“Innanzitutto provare a fare la voce grossa con la dirigenza, altrimenti dimettersi. O, in alternativa, cambiare modulo”
Le concorrenti per la zona Champions intanto si stanno rinforzando.
“L’Inter, con l’arrivo di Mancini, ha cambiato registro sul mercato. Podolsi e Shaqiri sono ottimi calciatori. E denotano l’importanza di avere un tecnico di portata internazionale, che può avere appeal su determinati giocatori”
Articolo modificato 9 Gen 2015 - 20:10