È naturale, quasi scontato, che un calciatore appena acquistato da una nuova squadra si dica disposto a ricoprire qualsiasi ruolo pur di giocare, e c’è chi addirittura sostiene di poter adattarsi anche tra i pali. Ivan Strinic, presentato oggi ufficialmente dinanzi alla stampa, insieme a Manolo Gabbiadini, non fa eccezione. Il terzino croato, dopo i convenevoli, ha parlato anche della sua posizione in campo, senza escludere la possibilità di un impiego in attacco. Sembra certamente un messaggio a Benitez: “sono pronto”. E se invece fosse un’ipotesi da prendere seriamente in considerazione?
PERCHÉ SI. La filosofia calcistica di Benitez, questo è noto, è ben lontana dal primo-non-prenderle tipico degli allenatori italiani. Lo spagnolo cerca sempre di proporre un calcio spregiudicato, molto diverso dal catenaccio sempre caro nel Bel Paese. Eppure, le eccezioni non mancano. Nelle trasferte europee, per citare un esempio, l’obiettivo del Napoli è spesso stato quello di evitare di subire reti. La mente corre subito in Galles, sul campo dello Swansea, e in Portogallo, dove gli azzurri affrontarono il Porto. È raro, ma è capitato. Ecco allora l’ipotesi di cui sopra. Schierare davanti un terzino bravo nella fase offensiva per garantire anche maggiore copertura dietro può essere una soluzione? Chissà. Anche in campionato non mancano i precedenti. Zuniga ha ricoperto quel ruolo sia a Dimaro durante il pre-campionato, sia a settembre in quel di Udine, mentre Ghoulam è stato impiegato alto a sinistra a Genova sul campo della Sampdoria. Non è da escludere dunque l’idea che Benitez tenti la stessa sorte con Strinic. Perché? Basta analizzare le caratteristiche tecniche del terzino croato, il quale predilige la fase offensiva a quella difensiva e pertanto garantirebbe una certa copertura senza far diminuire di troppo il potenziale offensivo della squadra.
PERCHÉ NO. Al momento i contro sembrano superare i pro. Va detto che fino alla fine di febbraio Ghoulam sarà impegnato in Coppa d’Africa, e pertanto Strinic dovrà essere impiegato sempre sulla corsia difensiva, almeno fino al rientro dell’algerino. E poi il grande potenziale offensivo del Napoli: da De Guzman a Gabbiadini, passando per Callejon, Mertens e Insigne. Insomma, la concorrenza che dovrà affrontare è davvero spietata, e certamente l’ex Dnipro non è favorito nei ballottaggi. Infine, il numero 3 azzurro non potrà partecipare alla trasferta sul campo del Trabzonspor, dove il Napoli penserà, come accaduto in Galles e in Portogallo, a non incassare reti, per cercare di strappare la qualificazione al ritorno al San Paolo. Proprio la gara di Trebisonda sarebbe stata l’occasione giusta per testare questa soluzione, ma non se ne farà nulla. Almeno per ora.
Vittorio Perrone
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Articolo modificato 9 Gen 2015 - 19:36