Inutile negarlo: Napoli-Juventus non sarà mai una gara come le altre. Un assunto semplice, forse ripetitivo ma che si stampa nelle menti dei tifosi che ultimamente, si stanno maggiormente abituando ai big match contro la Vecchia Signora, controllandone i punti deboli e superandola con qualità, cuore e carattere. Napoli-Juventus non sarà mai una gara come le altre, certo, per tantissimi motivi: per un passato calcistico che ha sempre e solo sorriso al predominio del Nord Italia, per anni di discriminazione territoriale subita costantemente, cercando di zittire i beceri cori di chi invoca il Vesuvio e non la bellezza di un calcio a volte troppo concentrato su elementi superficiali. Ancora, semplicemente perché i bianconeri hanno sempre vinto tutto ed è stupendo per i tifosi partenopei invertire puntualmente, seppur per una sera, ogni pronostico, mettendo in difficoltà l’indiscussa capolista.
LE MOTIVAZIONI. Questa volta però, l’ostica sfida del “San Paolo” si tinge di sfumature ancora diverse: sarà il re match di Supercoppa quando, lo scorso 22 dicembre a Doha, il Napoli di Higuain ha conquistato con grandissimo carattere l’ambito trofeo. Una rimonta all’ultimo respiro fino alla lotteria dei rigori, che ha visto Rafael tra gli indiscussi protagonisti, gettando nello sconforto un’avversaria forse troppo sicura di una vittoria poi sfumata. Ma anche il Napoli non può adagiarsi sugli allori: c’è da confermarsi i migliori, al top, sintesi di qualità, cinismo e precisione ma soprattutto, ora che si conoscono bene gli avversari, si deve sfruttare ogni loro minimo punto debole per affermarsi ancora, davanti al proprio pubblico, in un “San Paolo” che si preannuncia gremito come non mai.
LA CHIAVE TATTICA. Tatticamente, non cambierà molto rispetto a quanto visto a Doha: qualche leggero innesto nell’undici titolare per Benitez, schieramento di qualità e votato quasi completamente all’attacco per Allegri, che sta valutando anche la possibilità al fotofinish di schierare una difesa meno folta, ipotesi che però, molto probabilmente, non troverà seguito. La Vecchia Signora nell’ultima gara contro l’Inter tra le mura amiche ha infatti palesato le stesse difficoltà della gara di Supercoppa, in particolare un particolare calo psicologico nelle ripresa, che emerge anche quando è in vantaggio. E’ proprio su questo che punterà Benitez, lavorando in settimana su una squadra intensa, grintosa e da subito risolutiva per poi infliggere il colpo finale. Il tecnico spagnolo di conseguenza medita su una mediana più corposa d incisiva con Gargano e David Lopez e un reparto offensivo che ritrova Mertens. Il belga può rappresentare una vera e propria spina nel fianco della Juve, mettendo in difficoltà il reparto offensivo bianconero ed innescando il lavoro di Hamsik, Callejon ed Higuain.
LA CLASSIFICA. Se la Juve deve assolutamente blindare il primo posto attentato costantemente da una Roma che si avvicina sempre più, anche il Napoli deve far sentire il fiato sul collo alle prime due della classe. Considerando poi che i giallorossi saranno impegnati nel derby contro la Lazio, quale occasione più ghiotta. Al momento sono nove le lunghezze di distacco con i capitolini, ma in caso di vittoria degli azzurri e dei biancocelesti, la classifica sarebbe ancora più corta. Un occhio poi, è rigoroso anche alle spalle: Genoa e Sampdoria inseguono con costanza ed il Milan seppur ad intermittenza, non molla la presa.
Insomma, vincere domani sera contro la Juventus sarebbe provvidenziale per tantissimi motivi. L’ultima parola spetta soltanto al campo ma, al momento, la strada intrapresa da Hamsik e compagni sembra proprio quella giusta.
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 10 Gen 2015 - 11:24