Un titolo è ormai da tempo nella cassaforte azzurra, quello dei conti. Se il primo posto dista 10 punti di distacco, l’alloro della società virtuosa è ormai da tempo sul capo della società partenopea.
Come riportato da Il Mattino, la gestione del presidente Aurelio De Laurentiis ha portato l’ennesimo utile in bilancio consecutivo, addirittura di venti milioni per la stagione 2013-2014. Il problema però, resta il fatturato, 120 mln separano il Napoli dalla Juventus (170 mln per i partenopei, 290 per i bianconeri). Un margine enorme, che rappresenta a pieno il divario che ancora oggi distanzia le due società.
Il profumo dei soldi – “Chi ha più soldi compra e paga i giocatori migliori. E può anche permettersi di mandarli in panchina”. Il vademecum costante di Rafa Benitez, tradotto: maggior fatturato, monte ingaggi più ampio, rosa completa e competitiva in ogni reparto. La chiave per battagliare al massimo su tutti i fronti, in ogni competizione. Abissale la differenza proprio negli ingaggi: oltre 40 mln in più stanziati dai bianconeri. Differenza netta nelle infrastrutture, lo Juventus Stadium è il fiore all’occhiello di un contesto che vanta un centro sportivo di proprietà, solco incolmabile anche nei diritti tv: 64 i mln percepiti dal Napoli, 95 per la Juventus. Tendenza che sarà incrementata dall’anno prossimo, causa sponsor tecnico, la società di Via Galileo Ferraris ha recentemente sottoscritto un contratto con l’Adidas che garantirà 140 mln in sei anni. Il contratto degli azzurri con la Macron garantisce, ad oggi, 2 mln l’anno. Crescita importante per una società, quella juventina, chiamata negli ultimi anni a colmare un rosso di bilancio che aveva ormai raggiunto il picco di –95 mln, raggiungendo l’attuale – 7. La chiave per tenere il passo in riva al Golfo è e resta l’accesso in Champions, senza la Coppa dalle grandi orecchie, ad oggi, il divario resta incolmabile.
Articolo modificato 11 Gen 2015 - 12:10