Pogba segna sempre e la Juve passa al San Paolo anche oltre i propri meriti

Una sfida che non potrà mai essere come le altre. Una sfida dal sapore della rivincita dopo la recente vittoria degli azzurri nella Supercoppa a Doha. Una sfida carica di significati tra la prima e la terza della classe; dal probabile esordio del “quasi” ex Gabbiadini (e dell’altro nuovo acquisto Strinić) al ricordo commosso per l’addio dello stadio a Pino Daniele.

Una sfida che ha un sapore particolare per Tevez, mai al San Paolo in maglia bianconera nel tempio che fu di Diego. Una sfida nella sfida quella tra i due attaccanti argentini, Gonzalo contro Carlitos, el pipita contro l’apache, dopo le doppiette nella sfida pre-natalizia che sancirono il 2-2 prima dei rigori fatali alla vecchia signora.

Bianconeri che non vincono al San Paolo da 14 anni ma non ditelo ai superstiziosi partenopei. Azzurri vittoriosi nell’ultima sfida datata 30 marzo 2014; Callejón prima, Mertens poi, nella partita perfetta degli uomini di Benitez che stesero i Conte‘s boys in viaggio per il terzo scudetto consecutivo.

Gli uomini di Allegri sembrano camminare con il freno a mano inserito. Periodo non proprio brillante condito da tre pareggi (contro Fiorentina, Sampdoria ed Inter) ed una sola vittoria contro il Cagliari. Partenopei reduci da due vittorie contro Parma e Cesena dopo la batosta di Milano.

Paul vede rosso più che azzurro – Quando Paul Pogba vede il Napoli vede rosso. Un toro il francese quando di fronte ha i colori partenopei. Questa la sintesi del primo tempo. Poco o quasi nulla da segnalare nella prima frazione di gioco della sfida al San Paolo. Partita bloccata e tanto agonismo. Gioco che ristagna a centrocampo; quando le due squadre provano a superarsi il gioco viene sistematicamente interrotto. Una vera battaglia a centrocampo dove Vidal, Gargano, Pogba e David Lopez non si risparmiano. Stranamente impreciso Pirlo che più di una volta perde palloni e forse meriterebbe un giallo. Il Napoli ha la possibilità di sbloccare la partita con De Guzman ed è il minuto diciassette. Stranamente impreciso l’olandese che dopo una splendida azione del Napoli si trova la palla tra i piedi quasi per caso. Il pallone purtroppo termina alto. La differenza del primo tempo è proprio questa. De Guzman sbaglia, Pogba no. Splendido il gol del francese. Tiro a volo su un rimpallo fortuito e palla sul palo lontano. E’ il primo tiro in porta della Juventus ma è subito vantaggio. I bianconeri acquistano forza e rischiano di raddoppiare con Caceres, ma sarebbe sul serio troppo per questo Napoli.

 14 anni dopo – Quattordici anni. Tanti quelli che sono trascorsi dall’ultima vittoria della Juventus a Fuorigrotta. Il Napoli non ci sta e prova a recuperare la partita chiudendo la Juventus nella propria area. Gli azzurri riescono a raggiungere l’obiettivo con l’uomo che meno ci si aspetta. Nella bagarre sbuca Miguel Angel Britos. Splendido il suo colpo da calcio d’angolo al volo. Il Napoli pareggia e sembrerebbe poter fare di più. La squadra azzurra è lanciata e la Juventus sembra all’angolo. Accade poi l’imponderabile, i soliti centimetri di colore bianconero che regalano il vantaggio a Caceres (lesto ad intervenire in area azzurra) ed alla Juventus. Minuto sessantanove e siamo nuovamente sotto. Benitez prova a mischiare le carte e dopo Mertens lancia nella mischia Gabbiadini (volenteroso ma confusionario) e Duvan per provare a raddrizzarla. Il Napoli viaggia più di grinta che di tecnica e prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Gli azzurri guadagnano un’ammonizione per Duvan che si lancia in area dopo un grande passaggio di Mertens ed un mini infarto alle coronarie per i propri tifosi sul quasi gol di Higuain. Ci pensa Vidal a chiudere i giochi. 3 ad uno ci sembra veramente tanto ma il calcio è bello anche per questo.

 

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