La Juventus non vinceva a Fuorigrotta dal 2000. Dopo più di 14 anni, i bianconeri tornano a festeggiare al San Paolo dopo aver battuto per 3 – 1 la formazione azzurra, in una sfida che non ha fatto mancare e non farà mancare molte polemiche. Britos recupera il vantaggio capolavoro di Pogba, ma il raddoppio di Caceres spezza le gambe al Napoli, nel suo miglior momento, e all’ultimo minuto Vidal chiude i giochi. Ecco cosa ci ha detto il match di ieri sera.
Infuriano le polemiche sull’arbitraggio di Tagliavento. Il direttore di gara ha condizionato la partita?
Soltanto in parte. Parliamoci chiaro, in Serie A si è visto molto di peggio, maggiormente quest’anno. La rete annullata agli azzurri su fallo verso Buffon è stato giusto non convalidarla. L’episodio, che però, viene contestato è soprattutto la seconda rete della Juventus, arrivata con una posizione irregolare attiva di Chiellini e dello stesso Caceres, proprio nel momento migliore degli azzurri. L’errore ha spezzato le gambe ad una formazione, che in quel momento stava producendo lo sforzo massimo per portarsi in vantaggio. Probabilmente, se la regola fosse stata rispettata, adesso si starebbe parlando di ben altra partita, ma non si può giustificare la sconfitta di ieri con una svista – seppur estremamente grave – degli arbitri.
L’anno scorso gli azzurri dominarono la Juventus al San Paolo. Quest’anno, gara molto equilibrata e tirata. In cosa ha peccato la squadra di Benitez?
Il Napoli, bello di sera, soprattutto quando al San Paolo sono di scena le grandi è completamente mancato. Contro i bianconeri non si è mai vista l’intensità feroce ed animalesca che i partenopei sono soliti mettere, quando l’occasione conta davvero. La prestazione di Hamsik e compagni non è stata minimamente paragonabile a quella della gara interna contro la Roma, per fare un esempio. Il Napoli non ha giocato male. ma ha fatto una partita normale e contro la capolista – specialmente se aiutata da favorini – una gara normale il più delle volte non basta. L’effetto San Paolo questa volta non si è sentito, nonostante le cinquantamila ed oltre anime presenti a Fuorigrotta.
Questa vittoria di Allegri è una rivincita di Doha?
Assolutamente no. Le cose non sono minimamente paragonabili, come invece molti giornalisti di televisioni nazionali hanno provato a fare. A Doha era una finale e semmai possiamo dire che la Supercoppa vinta dagli azzurri è stata una rivincita di quella strappata dai bianconeri a Pechino. I tre punti di ieri, invece, contavano ovviamente, ma dinanzi c’è ancora un girone di ritorno, quindi quella persa dal Napoli è stata una semplice battaglia. Poi, la Supercoppa per gli azzurri è stato un qualcosa di inaspettato, inatteso sino all’ultimo calcio di rigore. Parlare di rivincita, con il sangue metaforicamente ancora caldo, sembra un po’ eccessivo.
Articolo modificato 12 Gen 2015 - 11:31