Parla l’ex direttore di gara Andrea De Marco fino a pochi mesi è stato arbitro internazionale, ora opinionista in tv della moviola. Chi meglio di lui può analizzare ciò che successo in occasione di Napoli-Juventus, in una lunga intervista rilasciata a Il Mattino.
De Marco, mezza Italia è convinta che la Juve sia sempre favorita dagli arbitri?
“È la vecchia storiella della sudditanza psicologica nei confronti delle grandi squadre da parte degli arbitri. Mi chiedo: ma perché il Napoli non lo è?”.
Sì, ma magari lo è di meno…
“Non è così. Si sbaglia perché ormai il calcio si gioca a mille all’ora e non è facile catturare il momento chiave. Spesso in tv la stessa immagine non trova neppure tutti i commentatori d’accordo. Certo è che l’errore sul fuorigioco di Caceres è evidente. Anche se davvero per pochi centimetri”.
Ecco, per l’appunto: c’è sempre una partita decisiva. E c’è sempre un episodio favorevole alla Juve.
“Al San Paolo non è stata una serata felice per la squadra arbitrale, inutile negarlo. Penso anche allo scambio di persona al momento dell’ammonizione di Caceres: ad essere sanzionato doveva essere Marchisio. Poi, ripeto: la valutazione sul gol del 2-1 è sbagliata. Ma Di Liberatore è uno dei migliori guardalinee che è in circolazione in Italia”.
Perché gli errori clamorosi favoriscono quasi sempre i bianconeri?
“Il punto è che ora la regola non aiuta neppure il guardalinee: Caceres è in offside ed è pacifico. Ma gli altri due, è vero che sono al di là della linea, ma secondo il regolamento non sono in posizione irregolare”.
L’arbitro che ha paura non danneggia mai la Juve, però.
“Eh no, non è proprio così. Ero l’assistente di porta nel famoso
Napoli-Juventus in cui Cavani rifilò una gomitata a Chiellini.
Segnalai subito la cosa a Orsato ma valutai male, anzi malissimo, il gesto. Feci solo ammonire l’attaccante. Poi dopo aver rivisto l’azione ho subito capito l’errore: dovevo farlo espellere”.
Sei arbitri e tutti quegli apparecchi per parlarsi e ascoltare: a che servono?
“Beh, nel caso dello scambio di persona, a sbagliare. Perché a
Tagliavento è giunta sicuramente una indicazione da qualche suo collaboratore”.
Gli altri episodi: il gol annullato per il fallo di Koulibaly su Buffon.
«Anche io l’avrei fischiato. La palla è del portiere quando c’è lo scontro».
Ma a sbilanciarlo è Chiellini: come faceva a sparire il francese?
“Area piccola, portiere che controlla la palla…È fallo. Ma capisco l’amarezza del Napoli”.
E quel retropassaggio di Chiellini: cambiata la regola?
“Anche qui: non mi sembra volontario”.
Tutto giusto. La domanda resta: perché nel dubbio, un arbitro fischia sempre a favore della Juventus?
“Perché sbaglia. Se si sospetta di malafede, come ha fatto De
Laurentiis, si vuole solo il male del calcio”.